NOCI (Bari) - Detto, fatto. A distanza di qualche settimana dal primo incontro ai laboratori GLan, i ciclisti nocesi hanno pedalato in massa, domenica 6 ottobre, fra le vie principali della città. Obiettivo della mobilitazione: riscontrare l'efficacia delle piste ciclabili e sanzionare i trasgressori che ostacolano la circolazione con il parcheggio della propria auto. Una rivoluzione quest'ultima partita dal basso e che ha rappresentato un vero esempio di impegno civile.
Ore 10,00 Piazza Garibaldi. Di qui è partita la piccola mobilitazione della scorsa domenica mattina e a cui hanno partecipato amanti della bibicletta di qualsiasi genere: giovani, adulti, professionisti e associazioni di categoria come La Ciclofficina e DifferenziaNoci. Di qui ci si è avviati verso Via Principe Umberto (foto a lato) ordinatamente ed in fila indiana.
Giunti in Via Calvario, un forte segnale di sensibilizzazione. Tutti i partecipanti di comune accordo hanno posizionato la loro bicicletta al centro della strada, occupandola in segno di protesta. "E' stato un gesto plateale"- questo ci ha dichiarato uno dei partecipanti- " e ci è servito per evidenziare sia l'utilizzo improprio delle piste, che il fatto che le regole non vengano fatte rispettare". Ed ha ammesso : "Il motivo di questa mobilitazione è stato il post di una bambina di soli nove anni che dall'alto della sua innocenza, un giorno si è stupita di trovare la pista ciclabile occupata dalle auto in sosta e non poterla percorrere. Noi siamo partiti da qui, dal rispetto delle regole. Le piste sono state progettate male, sono utilizzate per altri motivi e questo lo sappiamo, ma il rispetto delle regole è alla base della convivenza di una comunità. Su questo dobbiamo essere esigenti, ad avere rispetto per gli altri".
Al via dunque simboliche sanzioni. I partecipanti infatti, in seguito alla suddetta "occupazione" hanno elargito molte multe bonarie ad automobilisti indisciplinati, probabilmente troppo sicuri di non rischiare sanzioni amministrative. Un record storico, per un'azione che non ha nulla di eccezionale, se non il farsi carico di un problema di convivenza civile. "Questo dato lo leggiamo in due modi" ha continuato a commentare uno dei partecipanti alla protesta. "Sul tema delle piste ciclabili comincia ad accrescere la sensibilità, e su questo le istituzioni devono dare risposte. A fronte di un coinvolgimento così ampio, solo una quindicina di persone hanno sentito il dovere di offrire del tempo per fare qualcosa di concreto. Su questo dovremmo interrogarci."
Infine, l'incontro casuale con il SIndaco e il Com. dei Vigili Urbani Vavallo. Entrambi hanno sostenuto che, quando furono progettate le piste ciclabili, v'erano pareri negativi in merito al passaggio delle stesse nel centro storico, perché pericolose per chi viene da San Domenico in direzione piazza Garibaldi, sia per la curva a gomito di piazza Plebiscito, che per il fatto di essere contromano rispetto al senso di marcia delle auto. Piazza Garibaldi, su cui prima del rifacimento era disegnata la pista che portava in via Progresso - hanno sostenuto - non è più adibita a questo scopo perché non prevista dai Contratti di Quartiere. In sostanza, la pista ciclabile così come predisposta pochi mesi prima dell'inizio dei lavori di Piazza Garibaldi, che presentava molti limiti già in partenza, attualmente è stata stravolta ed è diventata a macchia di leopardo. Per di più non si possono fare miglioramenti perché in corso i finanziamenti dei Contratti di Quartiere, le cui opere non sono modificabili.
Il prossimo appuntamento, per chi ha a cuore il problema delle piste ciclabili nocesi e del cattivo uso delle stesse, è previsto giovedì 10 ottobre alle ore 19.30 presso G.lan | Laboratori urbani.