NOCI (Bari) - Due testimonianze ed un film per dimostrare la reale destabilizzazione del popolo palestinese. Lo scorso mercoledì 29 ottobre all’interno dei Laboratori GLan di Via Repubblica il Tavolo cittadino Pro Palestina – Noci per Gaza è tornata a rendere partecipi i cittadini nocesi della realtà in cui ancora oggi versa la popolazione sparsa sulla striscia di Gaza, a distanza di due mesi dalla "tregua" con il popolo istreliano. Interessanti si sono rivelate le dichiarazioni dei due ospiti Wasim Alkahlout e Bassem Jardan (in foto).
Ad inaugurare il cineforum ed il dibattito, in seguito alla proiezioni di alcune immagini provenienti direttamente da Gaza, una delle portavoci del tavolo cittadino Margherita Notarnicola. "Con queste proiezioni" ha dichiarato, "vogliamo far emergere il pesante clima in cui tutt'ora sono costretti a vivere i palestinesi; clima in cui si perdono diritti fondamentali: dignità, terra in cui si sono radicate le proprie radici, etc". Sostenendo dunque il freddo clima di imposizione del popolo e del governo israeliano e la mancanza di interventi da parte delle comunità internazionali, Notarnicola ha ceduto la parola ai due ospiti: uno rifugiato politico in fuga da Gaza nella prima fase dell'operazione "Margine di Protezione" nonché mediatore linguistico-culturale per l'ass. Salam presso lo Sprar di Martina Franca, l'altro parte integrante della Comunità palestinese di Puglia e Basilicata. Una soluzione questa, che scaturisce dal bisogno di continuare a parlare di Palestina.
“Purtroppo” hanno dichiarato i due ospiti Alkahlout e Jardan, “lo stato sionista comandato dalla destra estrema israeliana è stato creato per far sì che l’America dominasse il mondo. Non a caso Israele è considerato il 51 stato americano. La Palestina è diventata per loro un obiettivo. Gli israeliani non hanno mai voluto fare la pace con noi ma hanno voluto allungare il brodo. Noi abbiamo sempre teso la mano senza avere nulla in cambio. Viviamo come sottomessi ad uno stato di occupazione che è il più triste della storia. Gaza è ridotta in macerie. Abbiamo tutto a sfavore. La potenza dell’America consiste nella possibilità di comprare tutto: tv, giornali, etc. Vogliono lo sterminio del popolo palestinese. La tregua attuale in realtà è effimera: i bambini ancora non vanno a scuola; manca l’acqua e l’elettricità. Siamo un popolo bombardato, indifeso, destabilizzato. La nostra forza siete voi che capite i nostri problemi e la verità dei fatti. Noci infatti è ormai famosa a Gaza. Non vogliamo altro che una pace vera. Oggi siamo ancora all’interno di un carcere a cielo aperto. Attraverso voi e la vostra sensibilità facciamo sapere a tutto il mondo i nostri problemi. Per questo vi diciamo grazie”.
Al termine delle testimonianze, la proiezione del film intitolato “Il giardino dei limoni”, diretto da Eran Riklis e che racconta la storia di una donna vicina di casa del Ministro della difesa israeliano che combatte una battaglia per riuscire a salvare il suo frutteto, ingiustamente considerato minaccia per la sicurezza personale del politico e della sua famiglia. Una battaglia questa, che dimostra quanto accanita sia la voglia del popolo israeliano di indebolire anche senza giustificazioni, il popolo palestinese.