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FdI-An Noci si spacca dopo la nomina di Mansueto. Il coordinamento uscente "Non ci stiamo a essere tacciati come fascisti"

02 11 opposizione fdi anNOCI (Bari) - Magda Amatulli, Italo Colucci, Alessandro Laera, Rocco Lopinto, Francesco Panetta e Nadia Pinto hanno diffuso alla stampa locale un comunicato in cui prendono le distanze dalla nomina di Dino Mansueto a coordinatore della sezione nocese di FdI-AN. L'assemblea di domenica scorsa si sarebbe trasformata, si legge nel documento - in una "sorta di messinscena orchestrata ad hoc, dove tutto era già stato deciso", con l'avvallo dei vertici provinciali e regionale del partito e la "mancata fiducia e sostegno" nei confronti del coordinamento uscente, i cui membri firmatari a conclusione del testo ribadiscono: "non ci stiamo a essere tacciati come fascisti". Promettono però di svolgere una opposizione interna al partito che non intendono abbandonare.

FDI-AN DAL 2013 AD OGGI - FdI-AN Noci nasce nel 2013 e viene coordinato da Michele Rapanà il quale si dimette un po' a sorpresa nell'ottobre del 2014 con queste parole: «Voglio fare politica tra la gente ed aiutare Filippo (Melchiorre) e Marcello (Gemmato) se loro me lo permetteranno». Di recente Rapanà è stato nominato referente per la Puglia del Dipartimento Rapporti con le Professioni di FDI - AN. Alla guida del circolo nocese gli succede Italo Colucci (ex-UDC) il quale traghetta il partito fino al cogresso di domenica scorsa in cui viene eletto (unica candidatura avanzata ndr) Dino Mansueto ex coordinatore regionale per la Puglia del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale per volere del dott. Gaetano Saya. La sua dichiarazione di passaggio dal PDL al MSI-DN letta in camicia ocra in consiglio comunale il 30 novembre 2011 valse la ribalta sui media regionali per la uniforme indossata da Mansueto e da altri esponenti del MSI-DN presenti in aula. Ora il circolo si spacca tra i moderati del precedente coordinamento e la destra più identitaria e legata al passato. 

 

 

Il comunicato

 

FdI-An sez. di Noci si spacca


Non condividiamo la nomina del nuovo coordinamento del circolo locale di Fratelli d’Italia – AN sez. di Noci, nella sostanza e nella forma, e ne prendiamo le distanze considerandoci attualmente semplici tesserati. In queste circostanze è meglio essere schietti e, inoltre, preferiamo essere decisi nel voler prendere una posizione chiara nei riguardi del nuovo coordinamento "nominato" domenica scorsa. Durante l'assemblea di domenica 7 febbraio, a seguito degli interventi di Italo Colucci e Francesco Panetta, sono state poste alcune questioni per noi rilevanti: "Quale potrebbe essere l'azione più scorretta da compiere in politica e in particolar modo all'interno di un partito politico? Tra le molteplici risposte, ritengo meriti una posizione rilevante la "manipolazione" (mi piace pensarla come una "mano che preme"), specialmente se compiuta in occasione di percorsi e progetti apparentemente condivisi "Tale azione di manipolazione, comprendendo che essa stessa convive da sempre con il fare di una certa politica, quando pretende di essere attuata da chi promiscuamente condivide interessi personali con interessi cosiddetti comuni, perde il requisito di "scorrettezza" per mutarsi in atto "auto-castrante", (a scanso di equivoci vi propongo delle definizioni tratte da diversi significati della parola castrante, non si sa mai qualcuno dovesse fraintendere... "Che ha il potere di frustrare le aspirazioni personali e di ridurre all'impotenza creativa... che inibisce, che blocca le potenzialità di un individuo... che blocca cioè una possibilità, un’aspettativa, un’esigenza, o impedisce l’espletamento di una funzione, di un’attività),". L’assemblea, che avrebbe anticipato il congresso cittadino, promossa nella convinzione che lo stesso fosse un momento apicale nella vita di un partito politico è stata intesa da noi come genuina occasione di confronto politico sul futuro del circolo di Fratelli d'Italia-AN di Noci. Essa, in realtà, si è trasformata in una sorta di messinscena orchestrata ad hoc, dove tutto era già stato deciso.

Tale situazione è stata da noi denunciata tramite gli interventi di Colucci e Panetta, rivolti all’assemblea, i quali affermavano che: "Tale atteggiamento, con molta probabilità, sta generando una nuova manipolazione, specialmente nei confronti dei, ... o mi scuso, del candidato coordinatore, lasciandogli credere di aver ottenuto il coordinamento attraverso una propria e meditata "strategia" che, a oggi, si presenta, comunque, genealogicamente legata a metodi e pratiche appartenenti al passato (forse la passione nel considerare il tesseramento come una collezione di figurine Panini è ancora presente nei nostalgici cuori di Destra), senza comprendere di essere stato "manipolato" dal suddetto atto "auto-castrante" e ancora "in attesa che si compiano i congressi provinciale e regionale, non siamo interessati a ricoprire cari che e ad avere ruoli in un partito in cui non si condividono le nomine con chi attivamente e quotidianamente si adopera per la crescita di Fratelli d'Italia-AN".

A seguito di quanto detto vorremmo chiarire il motivo che ci ha spinto a non presentare una candidatura alternativa in opposizione all'unica emersa. Tale scelta è stata maturata a seguito della mancata fiducia e sostegno, da parte dei vertici provinciale e regionale, nei confronti del coordinamento uscente caratterizzato da un gruppo di persone che ha lavorato attivamente, specialmente in momenti difficili, senza mai abbandonare il partito e senza mai chiedere ruoli e nomine, come invece hanno fatto altre persone, le stesse che oggi si ritrovano con vecchi "oppositori" uniti e forse allettati dalla crescita nazionale del partito. Insomma sospettiamo che tutto fosse stato già deciso da tempo. 

Oggi possiamo dire che si è attuata una vera e propria spaccatura all’interno del partito tra l’ala moderata e l'ala più legata al passato. Due anni di lavoro buttati al vento. Il motivo, che ci spinge a restare all'interno del partito, come "opposizione", è quello di credere in un partito di centrodestra che lotta per valori fondanti come la famiglia e la difesa della vita, e non ci stiamo a essere tacciati come fascisti.

Con la speranza che il nuovo coordinamento prenda le distanza da scelte estreme fatte in passato, non possiamo fare altro che "lavorare concretamente" dall'interno del partito con la correttezza che ci ha sempre contraddistinto.

Magda Amatulli, Italo Colucci, Alessandro Laera, Rocco Lopinto, Francesco Panetta, Nadia Pinto 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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