NOCI (Bari) - Un incontro-dibattito per ricordare e non sottacere. Anche la sezione locale di Forza Italia Noci, in collaborazione con l'associazione opportunità civica e Forza Italia Giovani di Noci, ci ha tenuto ad organizzare lo scorso mercoledì 10 gennaio una giornata del ricordo per non dimenticare i massacri delle Foibe. L'evento ha avuto luogo in un noto caffè letterario di Noci (in foto da sinistra: Nicola Vignola, Angela Lobianco, Pina Andresini, Donato Grilletti).
Inquadrato storicamente nell'ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell'Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell'area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, il massacro delle "foibe" prende il nome, come ha giustamente sottolineato il professor Nicola Vignola (ospite di FI che ha tenuto una relazione sul tema), dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime nella Venezia Giulia durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Ad introdurre il dibattito, Donato Grilletti (FI Giovani) e Pierdonato Costa (referente politico FI) che hanno immediatamente ceduto la parola al Consigliere capogruppo FI Noci in consiglio comunale, Angela Lobianco. "È importante ricostruire la storia" ha dichiarato quest'ultima, "non solo a livello nazionale, ma anche Europeo. L'Europa infatti non deve disconoscere torture e maltrattamenti storici come quello che ricordiamo oggi (che ha avuto seguito per mano di un comunista), sottaciuto per più di 50 anni" .
"Sì tratta infatti di un evento per troppo tempo oscurato dai libri di storia" ha commentato Vignola, "operato da una dittatura che è sempre andata al potere con la rivoluzione e non con il consenso del popolo". Inciso questo che è servito agli stessi per far riferimento al governo di sinistra italiano attuale, retto da un premier non votato dagli italiani o dagli stessi del PD. "Ma al di là di questo" ha precisato Lobianco, "sono felice che FI tenga a Noci incontri dibattiti come questo, formativi per noi tutti e soprattutto per i giovani, volti a ricostruire non solo la storia, ma a non lasciare nell'oblio più di 10.000 vittime".