NOCI (Bari) - Il tentativo del Movimento 5 Stelle di entrare nell' ALDE - L'alleanza dei liberali e dei democratici per l'Europa (Alliance of Liberals and Democrats for Europe) - è uno degli argomenti di attualità più caldi al momento, visto da tutti come un'inversione di rotta del movimento grillino, schierato nel Parlamento Europeo con Nigel Farage (leader dell'UKIP, il movimento indipendentista britannico). Abbiamo rivolto alcune domande a Orazio Colonna, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Noci, in merito alla vicenda e alla posizione presa dal circolo del nostro comune.
Come si è schierato il Movimento 5 Stelle di Noci nel sondaggio proposto da Beppe Grillo sul suo blog? Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad optare per la vostra scelta?
"Occorre innanzitutto una precisazione. Il Movimento 5 Stelle di Noci si occupa di questioni di natura cittadina, avendo me come portavoce in Consiglio Comunale. Ma quando andiamo a votare sul Sistema Operativo del Movimento 5 Stelle ogni attivista può e deve esprimersi senza direttive o indicazioni di voto, liberamente. Ogni cittadino italiano iscritto e certificato in tale Sistema può avere la propria idea e votare di conseguenza. Io ho scelto di astenermi in questa consultazione perché credo che il Movimento 5 Stelle possa fare sentire la propria voce in qualsiasi gruppo europeo, compreso quello dei Non Iscritti. Per me le opzioni previste erano pari in dignità e chiarezza e quindi mi sono rimesso alla maggioranza degli iscritti."
Il M5S è da sempre stato un movimento anti-euro e anti-Europa. Come avete visto questa inversione di rotta?
"Il Movimento 5 Stelle non è un partito anti-Europa e non c’è stata alcuna inversione di rotta. Abbiamo sempre parlato di uscire da un sistema monetario che non ci convince e ci stritola, abbiamo proposto in più occasioni di ridiscutere i metodi con i quali l’Unione Europea viene governata e abbiamo sempre detto che con le politiche di austerità non si cresce e non si risanano le ferite storiche di questa Unione. Ma noi siamo a favore di un’Europa dei popoli. La proposta di uscire dal gruppo EFDD era dettata dal fatto che con la vittoria del Leave nel referendum sulla Brexit, Nigel Farage e lo UKIP hanno raggiunto il loro più grande obiettivo politico e si concentreranno più sulla politica nazionale britannica, tralasciando quella europea. Dopo il tradimento dell’ALDE e del suo presidente, il nostro gruppo parlamentare europeo ha raggiunto una nuova sintesi con i vecchi compagni di viaggio e continueremo il tragitto insieme in questa seconda parte della legislatura europea."
Credete che lo schierarsi con l’Alde sia, quindi, una sorta di incoerenza?
"Due anni fa quando ci siamo alleati con Farage ci hanno accusato di populismo, di aver stretto un’alleanza con un politico spregiudicato e pericoloso. Oggi, dopo la proposta di passare nel gruppo ALDE i giornali ci accusano di trasformismo e incoerenza. Ciò che non dicono in molti è che tutti i gruppi europei sono alleanze tecniche, molto eterogenee. Nell’ALDE ci sono già delegazioni che in passato hanno pensato di ridiscutere la moneta unica, così come ci sono partiti che hanno un occhio particolare a pensioni, ambiente, trasparenza e aiuti alle imprese. Cose che diciamo anche noi in Italia. Da questa situazione, sicuramente per noi negativa per l’esito finale, scelgo di prendere il lato positivo: mai come prima d’ora il funzionamento dei gruppi europei ha riempito le pagine dei giornali. Ogni scelta del M5S viene analizzata al dettaglio, quasi al microscopio. Magari fosse così con tutti."
Il M5S è stato respinto per le poche garanzie che sembra offrire, a detta di Guy Verhofstadt. Come avete interpretato questa decisione dell’Alde? Quali scenari si prospettano, quindi, per il M5S nocese e nazionale? Europa sì o Europa no?
"Verhofstadt ha subito un duro colpo in termini di credibilità. Al suo posto starei in silenzio per un bel periodo. L’ALDE è un grande gruppo europeo che raccoglie delegazioni anche molto diverse fra loro e meriterebbe altra dignità. Potevamo lavorare insieme serenamente, continueremo a farlo con i colleghi di EFDD. A livello europeo ci sarà molto da lavorare per ricucire e ripartire, a livello locale continuiamo con le battaglie e l’energia di sempre. Quello che abbiamo imparato, anche in questa occasione, è che quando i cittadini si impegnano, partecipano, decidono e scelgono non sbagliano mai, non perdono mai. Siamo un movimento in continua evoluzione, gli scenari cambiano velocemente in Italia, in Europa e nel mondo. Noi non ci faremo trovare impreparati e non ci faremo trovare inermi."