NOCI (Bari) - Reddito di cittadinanza, riduzione degli stipendi degli amministratori regionali e nazionali, microcredito per le piccole e medie imprese, case della salute, piano olivicolo regionale. Sono questi i punti programmatici che il M5S ha deciso di presentare alla cittadinanza in vista delle prossime elezioni regionali e a confermarlo, per la prima volta sulla piazza nocese, è stata Antonella Laricchia, candidata presidente alla regione Puglia. Ieri 13 maggio 2015 è toccato proprio al movimento pentastellato rompere il ghiaccio.
Inaugurato dal consigliere comunale Orazio Colonna, l’appuntamento lanciato dal M5S ha dato possibilità ad alcuni candidati consiglieri di potersi presentare ma ancor di più l’opportunità alla candidata nocese Claudia Gentile di poter far sentire il proprio pensiero sui punti programmatici regionali, certamente ben più ampi rispetto a quelli che qualche anno abbiamo dovuto ascoltare a proposito delle elezioni comunali (Claudia Gentile nel 2013 è stata difatti candidata consigliera fra la file del M5S per il Comune di Noci). E così fra le presentazioni dei candidati Daniele Amendolare, Giampiero Milone, Alessandra Palazzo, Cosimo Albanese e Viviana Guarini (tutti in fotogallery) sono subentrati anche i momenti dedicati alla candidata nocese Claudia Gentile e alla tanto attesa candidata presidente Antonella Laricchia.
Claudia Gentile, laureata in consulenza del lavoro, venendo a sottolineare l’importanza solo di alcune delle proposte del M5S ha dichiarato: “Il lavoro è uno dei problemi fondamentali di questa regione. Ci troviamo con il 58% di disoccupazione giovanile ed il 28% dei pugliesi è al di sotto della soglia di povertà. Molta gente decide di scappare all’estero noi invece abbiamo deciso di restare per lavorare per questa regione. L’articolo 1 della Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Purtroppo ci sta mancando anche la dignità perché non ci sono soldi per garantirlo. La Regione Puglia spenderà 5 milioni di euro a mandato per i nuovi vitalizi che sono stati chiamati invece stavolta pensioni contributive. I nostri politici hanno reintrodotto i vitalizi con diverso nome ma nulla cambierà. A questi dobbiamo aggiungere poi i 13 milioni di vitalizi già esistenti. 12 milioni di liquidazione ai consiglieri regionali: soldi che potrebbero essere utilizzati per sanità, trasporti, istruzione. Senza togliere i soldi spesi per i comizi di Renzi in Trentino Alto Adige. Noi invece rinunciamo anche ai finanziamenti ai partiti. Ci autofinanziamo in tutto. Il presidente del consiglio Introna disse che i vitalizi erano un suo diritto acquisito. E quello dei disoccupati invece qual’è? L’unico diritto che l’Italia ha è il reddito di cittadinanza, punto inserito nel programma del M5S. Esso permetterà di avere un reddito per vivere dignitosamente con circa 580 euro ed insieme a tutto ciò introdurremo anche lo Zero privilegi Puglia per la riduzione degli stipendi consigliari. Ridurremo il nostro stipendio di un terzo per creare un microcredito e per far girare l’economia. A proposito del lavoro proponiamo lo snellimento della burocrazia, snellimento dell’irap a livello regionale, utilizzo lecito dei finanziamenti europei persi in questi anni perché Bruxelles si è accorta di quanto l’italia sia corrotta nella gestione dei soldi pubblici. Con il m5s dobbiamo cominciare a gestire ciò che è pubblico in maniera decente”.
Antonella Laricchia, invece giunta dopo un confronto pubblico con gli altri candidati presidenti, ha subito privilegiato il lavoro del suo movimento per la concretezza dei programmi proposti: “In campagna elettorale tutti dicono la stessa cosa ed è necessario presidiare questi confronti per smentire gli altri politici che nei fatti non dimostrano quello che dicono. Il M5S ha creato il microcredito che ad oggi è a disposizione di tutti gli imprenditori. Il microcredito è infatti un punto del nostro programma regionale insieme al reddito di cittadinanza, vera manovra economica non solo assistenzialista. Quest’ultima esiste in tutti gli Stati di Europa tranne in Italia ed in Grecia. L’unica manovra assistenzialista che l’italia ha visto sino ad ora è consistita negli 80€ in realtà prelevati dal comparto agricolo. L’agricoltura è difatti diventata per Renzi un bancomat quando in realtà si tratta di uno dei settori più prolifici in termini economici. Abbiamo introdotto anche il piano olivicolo regionale che mette insieme il mondo della ricerca agricola con il mondo dell’agricoltore attivo per aumentare la produzione di olio. Un altro punto riguarda invece la sanità: la proposta del m5s consiste nelle case della salute, edifici in cui si possono riunire medicina generale, specialisti e associazioni di volontariato dove far rivolgere il paziente per risolvere il problema semplice e senza intasare gli ospedali specializzati. Centralizzeremo gli acquisti, abbattendo i costi ed elimineremmo anche un po’ di corruzione. Insomma una vera e propria sanità a km 0. Protestiamo l’assenza di dichiarazioni di atti aziendali da parte della Regione Puglia nei confronti delle strutture semplici, eppure questo è quello che richiede la legge. Allora se i nostri politici hanno aperto e chiuso strutture senza consultare liste d’attesa e dati epidemiologici, su cosa hanno basato il sistema sanitario regionale ora in stato di degrado? La motivazione più grande che spinge il m5s a combattere è il diritto a restare nella regione più bella del mondo senza che i ragazzi debbano andare a cercare lavoro all’estero o gli anziani a curarsi. Il nostro motto infatti è IO RESTO ”.
- M5s- Daniele Amendolare M5s- Daniele Amendolare
- M5s- Claudia Gentile M5s- Claudia Gentile
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- M5s- pubblico M5s- pubblico
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- M5s- Giampiero Milone M5s- Giampiero Milone
- M5s- Viviana Guarini M5s- Viviana Guarini
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