NOCI (Bari) – Domenica sera a partire dalle ore 19:30 la sezione locale del PD ha presentato la candidatura a consigliere regionale di Marco Lacarra. Nel comitato allestito in piazza Aldo Moro il PD nocese ha dato l’opportunità all’ex assessore ai lavori pubblici di Bari della Giunta Emiliano e consigliere comunale nell’attuale amministrazione Decaro di presentarsi ai cittadini nocesi. All’evento erano presenti anche delegazioni del PD di Putignano e di Locorotondo, il consigliere della città metropolitana di Bari Sciacovelli e alcuni esponenti del PD barese.
L’evento è stato inaugurato e presentato da Mariarosaria Lippolis, componente della direzione provinciale del PD. La giovane politica nocese dopo aver salutato i presenti ha voluto esprimere parole di stima nei confronti di Lacarra, espressione di politica costruttiva, persona schietta e con un programma ricco di sostanza. Infine, a chiusura del personale messaggio, Lippolis ha voluto invitare tutti a “non tradire il concetto di democrazia andando a votare il prossimo 31 maggio espletando il diritto alla sovranità con il proprio voto”. Successivamente ha preso la parola la consigliera comunale Lucia Parchitelli, ringraziando per la partecipazione i vari esponenti del Partito Democratico dei paesi limitrofi. La Parchitelli, nel corso del proprio saluto, ha dichiarato le proprie intenzioni di voto: “La mia scelta è frutto di una lunga e seria riflessione. Ho sentito fortemente la responsabilità di scegliere un candidato serio in quanto consapevole dell’influenza sui miei sostenitori e sul mio elettorato. Questo mi ha portato a scegliere Marco Lacarra, persona leale, corretta, che non scende a compromessi e che dimostra quotidianamente la vicinanza al nostro territorio”.
La parola è passata poi al segretario del PD nocese Vito Plantone. "Marco Lacarra è un politico protagonista del cambiamento. La Puglia ha dei problemi, ma possiede una forte personalità. Una Puglia che secondo me sta in piedi” - dice Plantone. “Giovedì scorso a Noci c’è stato il comizio di Schittulli con Liuzzi e Fitto, ho visto Piazza Garibaldi gremita di sedie. Bene, personalmente penso che loro ci vogliono seduti, noi invece dobbiamo opporci e dobbiamo rimanere in piedi. Il Partito Democratico nocese non ha dettato una specifica linea di voto. Ogni componente del direttivo è libero di scegliere chi sostenere, ovviamente della lista del PD”. A conclusione dei saluti inziali ha preso parola il Sindaco di Noci, Domenico Nisi che non si è sbilanciato su chi voterà alla prossime regionali: “Invito tutti a fare campagna elettorale per il PD. Perché io credo che se in consiglio regionale ci sarà una forte rappresentanza del PD, avremo la certezza che certi percorsi politici devono giungere li dove devono arrivare. Io credo che la Puglia può continuare a stare in piedi se il PD è fortemente rappresentato all’interno del consiglio regionale. Con Marco Lacarra condivido questa forte idealità di partito. Marco Lacarra è una persona esperta che ha conquistato le posizioni di responsabilità con il suo lavoro, con il consenso di tanti amici che continuano a mantenere la loro vicinanza a Marco semplicemente perché lui risponde con i fatti, mantenendo fede agli impegni che prende. E credo che questo sia l’unico elemento vero di giudizio e l’unico elemento che può fare in modo e può dare a tanti di noi l’elemento per decidere se sostenere o meno una persona. A Marco di tutto cuore auguro un in bocca al lupo dicendo che, dalle parole ai fatti, i politici non sono tutti uguali come dice Emiliano, e possiamo dirlo tutti noi con tanto orgoglio e con tanta speranza”.
A chiusura della serata è toccato proprio a Lacarra presentarsi ai cittadini nocesi. “A mio avviso la campagna elettorale non è iniziata qualche settimana fa, in quanto io la interpreto in modo diverso. La interpreto come percorso di costituzione, di costruzione di rapporti con i territori che si rappresentano e questi rapporti non si creano soltanto qualche giorno prima del voto, si creano nel tempo sulla base della fiducia ma soprattutto della volontà di mettersi al servizio dei problemi delle comunità. Quando ci si presenta ai propri datori di lavoro, perché io penso che i cittadini sono i datori di lavoro di chi sta nelle istituzioni, bisogna presentare un curriculum. Perché sennò non si è in grado di capire se di fronte si ha una persona giusta per svolgere un ruolo delicatissimo e fondamentale come quello di consigliere regionale. Quindi è giusto fare riferimento a cosa sia stato fatto da chi è nelle istituzioni da dieci anni in cui è stato impegnato con Michele Emiliano e che lo hanno portato nel 2014 ad essere rieletto come più suffragato nel centrosinistra alle amministrative comunali di Bari”. Non si risparmia una piccola critica al suo candidato presidente Lacarra, che dice: “Una notazione spiritosa, spero me la lascerete passare. Purtroppo in tutta la città l’unica che ha preso più voti di me adesso è nella lista del PD e questo è un segnale un po’ inquietante per la mia campagna elettorale. Eravamo nelle condizioni di poter fare una bella selezione tra la classe dirigente avendo la vittoria a portata di mano. Potevamo fare meglio sulle liste, si potevano costruire in modo migliore considerando che la conseguenza potrebbe essere molto seria nella vita amministrativa della Regione Puglia pur facendo affidamento su un presidente, sarà sicuramente Michele Emiliano, che ha capacità di gestione dei componenti della sua maggioranza”.
Lacarra si sofferma poi sulla sua personalità: “Dieci anni di esperienza in amministrazione, cinque da assessore ai lavori pubblici non barricandomi all’interno del mio palazzo ma avendo sempre le porte spalancate per raccogliere le istanze, le esigenze dei cittadini, dei gruppi rappresentativi della mia città. A partire dal piccolo, dal diseredato, da colui che ha bisogno di essere ascoltato dalle istituzioni fino ad arrivare ai grandi sistemi. Tutti hanno avuto facile accesso alla stanza del mio assessorato. Abbiamo istaurato un rapporto di correttezza e ci continuo confronto. Che a mio avviso è quello che manca tra cittadini ed istituzioni. E’ l’elemento scatenante del rigetto nei confronti della politica che c’è oggi. Io ho pensato di fare il politico esattamente come si faceva trent’anni fa, cioè il politico al servizio dei cittadini attraverso l’ascolto. Noi metteremo insieme degli staff di lavoro che potranno supportare al meglio il lavoro del consigliere regionale. Infatti il consigliere ha bisogno di essere aiutato e molto spesso diamo l’alibi a costoro non esercitando un ruolo propositivo, di spinta, non promuovendo idee, iniziative. E quindi diamo l’alibi a loro per potersi chiudere negli uffici a decidere chi farà il presidente della commissione, chi il presidente del consiglio. Se vogliamo degli amministratori competenti, onesti, bravi, dobbiamo essere anche degli elettori capaci di selezionare la classe dirigente e i nostri rappresentanti alle istituzioni”.
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