TEMPERAMENTE - Quando Tom e Isabel s’incontrano, pochi anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, lui è un sopravvissuto alle carneficine europee impegnato a combattere contro i demoni di un passato che non passa, lei è una ragazza di diciannove anni che reagisce con il desiderio di vita allo strazio di dover accettare il mancato ritorno dei fratelli dal fronte.
Sono entrambi sull’orlo di un’esistenza sospesa, eternamente in bilico tra il quotidiano e l’abisso, finché l’amore non arriva a sparigliare le carte, ricombinando i tasselli del mondo attorno alla speranza di un futuro migliore. Un futuro che nella loro mente ha la forma del focolare famigliare, pieno d’affetto e di risate infantili, da costruire poco per volta attorno alla luce del faro di Janus, di cui Tom è guardiano, al bivio tra due oceani che si toccano in un punto invisibile sull’orizzonte australiano.
Isabel rimane incinta, ma la gravidanza s’interrompe prima del tempo maturo. Una volta. Due volte. Tre volte. E l’abisso che sembrava lontano ritorna dentro di lei, più nero e profondo, si allarga e la separa da Tom, mentre il dolore scorre di nuovo in superficie, come un fiume carsico, sparito da tempo eppure mai sopito, quando riemerge rumoroso e improvviso dalle viscere della terra scura.
Poi un giorno una barca si arena sulla spiaggia del faro, c’è un uomo riverso sui remi fermi, lo senti il vagito Tom? È un bambino che piange, Tom. Ce l’ha mandato Dio, dopo essersi preso i nostri. Cosa facciamo Tom? Seppellisci l’uomo, la donna dev’essere annegata in mare. Ma la bambina è viva. Dobbiamo aiutarla. Teniamola. È nostra. Nessuno saprà la verità. Saremo di nuovo felici.
Felici. Felici, lasciando che altri paghino con la loro tragedia il prezzo della nostra gioia. Una madre che aspetta invano il marito e la figlia, un ragazzo sfortunato che non avrà mai un funerale, una piccola vita strappata alla sua identità per riempire l’assenza di chi non è più, o in fondo non è mai stato. È giusta questa felicità?
La luce sugli oceani è un libro scritto da M. L. Stedman e pubblicato in Italia da Garzanti, ed è ora anche un film con Michael Fassbender e Alicia Vikander, appena presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, in uscita nelle sale nei primi mesi del 2017.
La luce sugli oceani è anche, soprattutto, una storia piena di domande. Domande sulle conseguenze del troppo amore, sulle implicazioni della menzogna, sulle responsabilità dell’onestà. Perché la vita toglie e la vita dà, ma non sempre lo fa in parti uguali, non sempre conosce la giustizia, o la pietà.
Un destino folle può travolgere le persone, come un uragano può spazzare via i sentimenti e la ragione, in un vortice senza ordine e pace: che cosa resta, dopo tutto questo? Resta la libertà di scegliere, tra la verità e l’inganno. Una libertà d’acciaio, pesante come lo è il vuoto dell’anima, il rimorso della colpa, l’angoscia del rimpianto. Una libertà che, tuttavia, continua a interrogare, ancora e ancora, la nostra coscienza. A esigere, comunque, una risposta.
M. L. Stedman, La luce sugli oceani, Garzanti, pp. 360, euro 9.90
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