La statua della Madonna di Lourdes nella grotta di Gemmabella: la fotostoria della "spedizione"

02 13 escursione grotta di gemmabellaNOCI (Bari) - C'eravamo anche noi, sabato 13 febbraio, nella piccola "spedizione" nella grotta di Gemmabella (nei pressi di Masseria Sarmenzano) per portare una piccola statua benedetta della Madonna di Lourdes nella profonda e affascinante cavità carsica del territorio nocese. L'iniziativa, fortemente voluta dal cittadino Orazio P. Sansonetti, amante delle escursioni speleologiche e dalla comunità parrocchiale del SS. Nome di Gesù, nella persona di Don Maurizio Caldaralo, ha visto protagonisti anche due dei nipoti del signor Antonio Gentile, colui che 70 anni fa costruì la grotta che contiene oggi, nella navata destra della chiesa nocese, la statua della Madonna di Lourdes, festeggiata lo scorso 11 febbraio. Il signor Gentile si servì di stalattiti e stalagmiti della grotta di Gemmabella che ora, grazie alla piccola spedizione, accoglierà a sua volta una piccola statua della vergine, posta a 15m di profondità, nella camera della grotta che rappresenta sin ora l'ultimo punto sicuro fin dove si sono spinti speleologi ed escursionisti.

"PRONTI PER LA SPEDIZIONE" 

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 - Orazio Sansonetti fotografa Antonio Gentile, Marianna D'Onghia (Noci24.it) e Mariana Gentile, armati di macchina fotografica, corda ed elmetti e diretti verso la Grotta di Gemmabella, che si trova nel pieno di un agro di masseria, circondata dal verde e per nulla visibile dalla distanza. Antonio e Mariana sono i nipoti del signor Antonio Gentile che, per volere del primo parroco della Chiesa SS. Nome di Gesù, Don Anastasio Amatulli, costruì la grotta che ospita la Statua della Madonna di Lourdes nella parrocchia nocese. Sono passati 70 anni e per loro questa escursione significa toccare con mano le bellezze che ispirarono il nonno per l'opera.

"L'ENTRATA DELLA GROTTA"

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-Eccola, la "bocca" di Gemmabella, circondata da rami secchi, con le "labbra" socchiuse da massi della campagna circostante. Comincia l'avventura, alle 9.30 circa del 13 febbraio 2016. Sarà un piccolo viaggio nell'entroterra, a 15m di profondità, in una grotta lunga 80 metri.

"LE STANZE DI UNA GROTTA"

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- Nella grotta di Gemmabella si entra seduti, lasciandosi scivolare sugli scomodi massi con controllo e lucidità. Solo in alcuni punti si può stare in piedi, ma lo scenario delle stanze della grotta è misterioso a qualsiasi altezza. La luce degli elmetti non arriva ovunque, ci si sente soli lì sotto, ma allo stesso tempo ogni spazio sembra pieno.

"STALATTITI di ZENZERO"

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- Un soffitto di stalattiti che grondano piccole gocce d'acqua, questo lo spettacolo sulla testa dei visitatori: le formazioni calcaree hanno acquisito nel tempo forme strane, sembra di essere circondati da bizzarri pezzettoni di zenzero.

"DOVE SIAMO, DOVE ANDIAMO"

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-Orientarsi in Gemmabella non è semplice, ogni cavità, ogni spazio sembra uguale all'altro, c'è bisogno di una guida, qualcuno che la conosca e che dia indicazioni ai compagni su come affrontare il percorso: in alcuni punti bisogna armarsi di coraggio e farsi piccoli-piccoli per andare oltre.

"LO STRETTO OSTACOLO PRIMA DELLA STANZA DELLA MADONNA"

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-"Se superate questa è fatta", parola di Orazio Sansonetti ai due fratelli Gentile e alla spericolata giornalista. Peccato l'abbia detto già altre volte durante il corso dell'escursione, ma questo è davvero il più piccolo oblò sull'universo di Gemmabella: ci si infila in un cunicolo dopo aver fatto un saltino abbastanza ripido e si passa attraverso un buco di piccolissime dimensioni, per entrare nella stanza che Sansonetti ha scelto per il posizionamento della statua della Madonna di Lourdes. PS. "G.V.G" è solo il segno del passaggio di qualche altro uomo.

"ECCOLO!"

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-Siamo dall'altra parte quindi l'abbiamo superato: 15 metri sottoterra, negli ultimi ambienti fin'ora visitati, nel corso delle escursioni a Gemmabella che affascinano avventurieri di tutta Italia. Si comincia a pensare a come posizionare la statua.

"LA MADONNINA AL SUO POSTO"

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- Sarà quì che ogni visitatore di Gemmabella, immersa nel buio della natura, bagnata dalle stalattiti, troverà la statua della Madonna di Lourdes. Dispiace lasciarla sola, quasi a riconoscerle un'anima, uno spirito: la missione è compiuta.

"INDIETRO"

02 13 escursione gemmabella 12 - E' quasi l'una, è ora di tornare in superficie.

"SPORCHI, MA FELICI"

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- La luce dopo ore di buio è già felicità, se poi c'è anche il sole e prima c'erano le nuvole, ancora meglio! Il pensiero è a una bella e lunga doccia a casa, ma intanto respiriamo a pieni polmoni questo senso di gioia condivisa: non è da tutti scendere e risalire.

Ringraziamo Orazio Sansonetti per averci proposto questa esperienza e la compagnia di Antonio e Mariana e la grotta di Gemmabella, che ora avrà un'ospite fissa. Se andrete a trovarla, pensate a questa fotostoria e a come sia arrivata lì.

 

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