Svimez, Coldiretti: agricoltura in crescita nonostante il clima

BARI - L’agricoltura pugliese cresce del 4% nel triennio 2015 – 2017, recuperando il tonfo del -9,4% del triennio precedente 2008 - 2014, secondo i nuovi dati SVIMEZ, con una crescita della PLV (Produzione Lorda Vendibile) del 15,07% che è tornata a superare nuovamente – rileva Coldiretti Puglia – i 3 miliardi di valore, a dispetto della tropicalizzazione del clima che ha messo a dura prova tutte le colture. “Professionalità e scelte ponderate degli imprenditori hanno consentito al settore di bancare un risultato positivo che poteva essere addirittura straordinario, se il clima non fosse stato cosi impietoso con gelate e nevicate del gennaio 2017 e siccità perdurante dell’estate 2017”, commenta il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. “Con una PLV di 3,3 miliardi di euro – spiega il Presidente Cantele - l’agroalimentare pugliese si rivela un traino straordinario per l’economia pugliese. Le esportazioni dei prodotti agricoli (+9%) e dell’agroalimentare (+4,9%) hanno dato slancio all’export pugliese, nonostante il sensibile ridimensionamento produttivo determinato dalla tropicalizzazione del clima. Cresce anche l’occupazione in agricoltura con l’aumento del 6% degli occupati in 5 anni”.


In Puglia anche il PIL ha registrato +1,6% di crescita – aggiunge Coldiretti Puglia - dopo un deludente + 0,2% del 2016. Per non disperdere il valore straordinario del settore agroalimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta la filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del valore.
“Non abbassiamo mai la guardia e portiamo avanti le nostre battaglie tese a tutelare il patrimonio del ‘made in Italy’ agroalimentare e a bloccare – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – lo scippo di identità e di valore che il nostro territorio quotidianamente subisce ad opera di famigerati agropirati nazionali ed internazionali, attratti dal valore delle principali filiere agroalimentari pugliesi, pari a 542.000.000 euro per la pasta e i prodotti da forno, 576.000.000 euro per quella olearia e 462.000.000 euro per la filiera vinicola e il pomodoro da industria di cui la sola provincia di Foggia è leader con 3.500 produttori che coltivano mediamente una superficie di 26 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile) di quasi 190.000.000 euro”.
Le esportazioni di ortofrutta pugliese nel mondo – dice Coldiretti Puglia - ammontano a 900 milioni di euro, un dato sottostimato perché spesso non è indicata chiaramente l’origine territoriale e sono cresciute del 6% percento nel 2015 le esportazioni dei vini pugliesi. Il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere – conclude Coldiretti Puglia - serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come ‘Made in Italy’. In Puglia le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate.

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