L'Associazione Nazionale Allevatori Cavallo delle Murge ed Asino di Martina Franca ottiene il riconoscimento giuridico

cavallo murgeseNOCI – Lavorare insieme è un successo ed a testimoniarlo sono il presidente Leonardo Fusillo con gli allevatori dell’ A.N.A.M.F (Associazione Nazionale Allevatori Cavallo delle Murge ed Asino di Martina Franca), i quali, dopo diversi anni di dedizione, passione e fatica hanno ottenuto ciò per cui si sono tanto battuti.

Il verdetto tanto atteso è arrivato lo scorso 29 luglio dalla prefettura di Taranto, cui documento affermava il riconoscimento giuridico per l’associazione attribuendo, di conseguenza, una svolta a livello storico ed una premessa essenziale all’attribuzione de “Libri di Razza” delle due specie equine che, grazie al costante impegno degli allevatori, ora, godono dei giusti riconoscimenti ministeriali.

Il Cavallo Murgese, sicuramente una fra le razze più pregiate di antica tradizione allevatoria e l’Asino di Martina Franca, riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come la più grande razza italiana d’asino, sono la rappresentazione ed il frutto del nostro territorio.
In seguito riportiamo la nota pubblicata dal presidente Fusillo che ha condiviso con gioia quanto appena appreso:

“Con viva soddisfazione ed un pizzico di orgoglio, comunico che con provvedimento di S.E. il Prefetto di Taranto, l’A.N.A.M.F. – “Associazione Nazionale Allevatori Cavallo delle Murge ed Asino di Martina Franca” ha conseguito riconoscimento della personalità ed è stata iscritta nel Registro delle Persone giuridiche. Una pagina di storia è stata finalmente compiuta; l’impegno di questo Consiglio e dei tanti che lo hanno preceduto ha trovato meritata gratificazione.
A nome dei soci, esprimo sincero ringraziamento a Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Demetrio Martino ed ai funzionari della Prefettura, per la solerzia dimostrata, ancor più nel momento complicato, segnato dalle limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica.
Un ringraziamento particolare al Sindaco di Martina Franca, Dott. Franco Ancona, per il sostegno profuso come sempre per ogni nostra attività, e soprattutto per la sensibilità dimostrata, il contributo umano, gli incoraggiamenti e le esortazioni a proseguire nella tutela delle nostre Razze autoctone.
Grazie anche all’Assessore Bruno Maggi ed all’Amministrazione Comunale tutta, per avere condiviso il nostro impegno, aderendo altresì all’Associazione, come Socio sostenitore. Un ultimo ringraziamento infine alla Confagricoltura di Taranto, unitasi nel perorare la nostra iniziativa.
Il ringraziamento più importante, tuttavia, ai soci tutti che hanno inteso finanziare l’Associazione, sottoscrivendo in pochissimi giorni ed in questo periodo così difficile, un capitale superiore ad Euro 50.000,00. Insieme con il Direttivo, sono grato per la fiducia e la condivisione di questo progetto. Tutto questo è però soltanto un punto di inizio.
Il riconoscimento giuridico è, infatti, la conditio per raggiungere l’obiettivo storico di questa Associazione. Il traguardo è conseguire attribuzione della gestione dei Libri di Razza, per la quale è già stata predisposta la documentazione ed è imminente il deposito presso il Ministero delle Politiche agricole. Ricordo che la nostra Associazione, pur essendo l’Associazione Nazionale di Razza, non ha mai potuto gestire i Libri e quindi le scelte fondamentali, dovendo subire le decisioni di altri, come più volte pubblicamente rappresentato. I Libri sono stati affidati per decenni all’AIA e, da ultimo, in via auspicabilmente provvisoria ad Associazione di altra Razza con sede al Nord. L’invito che rivolgiamo a tutte le Istituzioni è, pertanto, di sostenere questo obiettivo nell’interesse del Territorio.
È tempo che la guida di queste Razze giunga nelle mani di chi vi ha dato origine e da sempre le conserva. La storia di questi allevatori risale agli Anni ‘20, al riconoscimento governativo delle Razze ed alla costituzione della prima Associazione, dalla quale si è poi originata nei più recenti Anni ‘90, la odierna ANAMF. Tornano alla memoria i sacrifici di pochi negli anni più difficili, le discussioni accese, il Foro Boario di Martina Franca, i successi più recenti, la presenza alle manifestazioni di prestigio. Ancora oggi, l’A.N.A.M.F., annovera la stragrande maggioranza di allevatori e di soggetti. Auspico il coinvolgimento di tutti”.

 

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