Un viaggio virtuale nel cosmo dalle alture di Barsento

10-08_Barsento_sotto_le_stelleNOCI (Bari) - L'universo, il cosmo e lo stesso cielo che ci sovrasta non hanno mai smesso di meravigliarci. Alzare lo sguardo al cielo in atto di speranza per riuscire a cogliere la magia di una stella cadente ha da sempre sorpreso l'animo umano tanto da crearci miti, leggende e false credenze che, miste ad un pizzico di fantasia, sono state attribuite a quelle che oggi scientificamente chiamiamo costellazioni. E allora, vicini alla notte di San Lorenzo, perché non godere di questo fantastico spettacolo?

Sarebbe bastato recarsi lunedì 8 agosto, presso la suggestiva Chiesetta di Barsento, per godere a pieno del panorama che lo omonime alture offrivano e per piegarsi su di un telescopio per ammirare la complessa superficie lunare e, in più, un esempio di ammasso stellare. La serata astronomica infatti, organizzata dall'Osservatorio astronomico del Comune di Acquaviva in collaborazione con il Comune di Noci, è stata vissuta da un cospicuo numero di visitatori giunti appositamente non solo da Noci ma anche da Putignano e Alberobello; gli stessi paesi che circondano le alture.

Ma ad arricchire la serata non sono di certo bastati due telescopi. Due brevi conferenze hanno consentito al pubblico di ascoltare tutte le verità accertate sulla reale costituzione del nostro universo, sulla reale posizione del nostro pianeta all'interno del sistema solare e sulla presenza e la pericolosità dei corpi minori, come gli asteroidi, presenti nello spazio interplanetare. A relazionare, Angelo Mascialino, coordinatore di sezione dell'Osservatorio, che ha introdotto la serata con la semi-conferenza intitolata "Il nostro posto nell'Universo: viaggio virtuale nel Cosmo", e Martino Tondino, direttore dello stesso Osservatorio, che ha proseguito con la seconda semi-conferenza, intitolata "Stelle cadenti, tra scienza, mito e letteratura".

"I nostri antenati credevano che la nostra terra fosse piatta" esordisce Mascialino. "Si credeva che la terra fosse al centro dell'universo e che le stelle e i pianeti fossero incollati su di una sfera, chiamata Sfera Celeste. Oggi, a distanza di 400 anni dalla fine del 1600, la scienza ci ha dimostrato molto di più, praticamente tutto il contrario. Sappiamo che la terra è il terzo degli otto pianeti che ruotano intorno al sole e che il nostro sistema solare si trova su di un braccio della nostra galassia a spirale. Il sole è la nostra fonte di vita; sappiamo che attualmente il nostro è l'unico pianeta in cui c'è vita ma, ci chiediamo, e se c'e ne fossero altri? L'unica cosa che sappiamo è che il nostro pianeta è un posto speciale e che bisognerebbe, per dovere umano, proteggerla dagli inquinamenti". Al termine della relazione di Mascialino, Tondino ha mostrato grazie all'utilizzo di particolari programmi virtuali, l'esistenza di ulteriori corpi minori presenti nel sistema solare come asteroidi, meteore, meteoriti e stelle comete.

L'osservazione diretta da parte del pubblico sui sistemi di stelle e la conoscenza delle reali dimensioni e delle reali distanze che intercorrono fra un pianeta e l'altro o fra una galassia e l'altra ha suscitato nel pubblico un particolare interesse e, soprattutto, si è potuta verificare la veridicità di una delle frasi più celebri dell'astronomo Carl Sagan, ovvero che "l'astronomia insegna la modestia".

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