Barsento verso il parco naturalistico, ma le assenze frenano gli entusiasmi

04-17-parco-barsentoNOCI (Bari) - Barsento potrà diventare un parco naturalistico riconosciuto? Si, no, forse. Nel frattempo la risposta è "ni". È quanto emerso domenica mattina nell'ambito del dibattito Festa Barsenti Casalis organizzato dalle associazioni di Putignano Circolo verde città – Legambiente e Porta Barsento, e l'associazione nocese Pro Oasi di Barsento. All'incontro, moderato da Ignazio Lippolis, sono intervenuti i sindaci di Noci e Putignano, e l'Assessore Regionale all'urbanistica Angela Barbanente.

Durante l'incontro si è respirata un'aria strana. Strana perché doveva essere una festa per Barsento dalla quale doveva emergere la condivisione incondizionata a far diventare Barsento parco naturale, ed invece così non è stato. Mentre i sindaci di Alberobello e Castellana Grotte erano assenti per motivi istituzionali, il primo cittadino di Monopoli era assente perché, come detto in sede di presentazione, "l'ente comunale monopolitano ha espresso la volontà di non aderire al progetto". Come, il comune che detiene una delle maggiori porzioni territoriali che costituiscono "l'oasi di Barsento" non è interessata al progetto? Sembrerebbe proprio di si, e sembra addirittura il motivo principale per cui l'oasi non si è ancora trasformata in parco.

04-17-barsento-barbanenteInfatti, dopo la presentazione di carattere storico-antropologico redatta dall'arch. Francesco Giacovelli, che ha spiegato le bellezze naturalistiche e rurali del sito, l'Ass. Angela Barbanente ha indicato proprio nella «mancanza di ettari minimi» il mancato passaggio dell'oasi a parco. «Ci siamo lasciati il 28 febbraio 2011 in assessorato - chiarisce Barbanente - con la volontà da parte dei comuni ricadenti nel sito di una sicura inclusione di porzioni di territorio comunale per il parco, ma ad oggi i 1.100 ettari sono troppo pochi per i parametri costitutivi». L'idea lanciata allora dai sindaci presenti è quella di allargarsi includendo parte del territorio di Castellana Grotte (non si sa se a torto o a ragione vista l'assenza di Francesco Tricase).

A spingere senza remore e a credere nella costituzione del parco sono proprio Piero Liuzzi e Gianvincenzo Angelini De Miccolis, sindaci delle uniche due comunità presenti. Per loro Barsento potrebbe diventare approdo di turismo e chicca della murgia dei trulli e delle grotte. All'ideologo Liuzzi «il parco di Barsento deve seguire la scia del Villaggio Globale aprendo nuove prospettive per i residenti» fa eco il pragmatismo di De Miccolis «il parco è da fare perché rimane alla gente».

Allo slancio dei sindaci si contrappone il bilanciamento dell'assessore regionale, chiamato in prima persona a valutare la fattibilità del progetto. Dall'intervento della Barbanente sembra trasparire la volontà affinché il progetto veda la luce. Tutti concordano per un processo graduale seguendo la politica dei piccoli passi. Si è paventata l'idea di far diventare l'oasi dapprima una Riserva Naturale Orientata e poi un Parco Ambientale a tutti gli effetti. Tutti concordi anche a rendere partecipi i residenti della zona, che in questo caso si chiamano agricoltori e allevatori, forse un po' restii al work in progress del progetto e non presenti durante la manifestazione.

04-17-barsento-meraviglia-italianaE mentre il sindaco di Noci riceve il premio Barsento Meraviglia d'Italia (in foto), presentato dall'associazione putignanese "Quelli del Varco" all'organo preposto, il cammino verso il Parco di Barsento sembra essere un rebus amministrativo-burocratico dal quale sembra difficile uscirsene. La moltitudine di soggetti coinvolti, Regione, Comuni (ben 5), residenti ed associazioni, rallentano le operazioni d'istituzione, ma non è ancora detta l'ultima parola. 

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