Sistemi irrigui rurali: dopo dieci anni riparte Pozzo Pizzarelli

07-29-pozzo-pizzarelli-ingressoNOCI (Bari) - Torna nuovamente a funzionare Pozzo Pizzarelli (in foto). La fonte di approvvigionamento idrico posta in prossimità della provinciale per Alberobello, è tornata a funzionare dopo oltre un decennio di inattività e solo dopo lavori di ristrutturazione e ricanalizzazione. Si tenta di arrestare così la carenza di acqua nelle zone rurali nocesi. Problema di non poco conto considerando la stagione estiva ed i problemi economci delle aziende zootecniche locali.

Non perde tempo la neo amministrazione targata Domenico Nisi. Il problema dell'acqua nelle campagne nocesi, vero e proprio cavallo di battaglia durante l'ultima sfida elettorale, sta a poco a poco trovando soluzione fornendo risposte tempestive agli agricoltori e agli allevatori che vivono il mondo rurale. Dopo Pozzo Perrotta quindi, dal 19 luglio scorso, è tornato a funzionare anche Pozzo Pizzarelli.

07-29-pozzo-pizzarelli1Un pozzo dalla storia lunga e travagliata costellata di inadempimenti burocratici e ritardi enormi nell'esecuzione dei lavori. La storia infatti risale addirittura al lontano 2001 quando il progetto di realizzo della cisterna era arrivato allo step dell'affidamento. Due anni di stop e finalmente nel 2003 il progetto viene approvato in via definitiva. Siamo in prima era Liuzzi ma del progetto del pozzo, approvato e d affidato, neanche l'ombra. Successivamente, con i lavori in fase embrionale, la ormai ex Comunità Montana riesce ad ottenere dei fondi per la realizzazione dell'impianto idrico in zona. Paradosso. Il sistema idrico viene realizzato ma manca il collettore che collega l'impianto al pozzo che era in fase di costruzione. Risultato: le condotte della Comunità Montana vengono realizzate ma mai utilizzate.

Oggi finalmente grazie ad un'unica tubazione di collegamento da circa 250m tra il pozzo, ormai giunto al termine dei lavori, ed il sistema irriguo, si è potuto far fronte alla carenza idrica nella zona rurale a est della città. Tramite una convenzione stipulata con gli organismi regionali il pozzo è stato concesso in gestione all'Arif che ne curerà la manutenzione e ne garantirà l'efficienza.

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