Cisterne rurali: Terre delle Noci si interroga sulla possibilità di riuso

03-24associazioneterredellenociNOCI (Bari) - "Fatte pure a casa d'ore, ma fa u pùzze assè capiènte. L'àcque a nù è nu tesòre". Questi piccoli versi del Prof. Vittorio Tinelli, utilizzati con cura lo scorso sabato 22 marzo dall'associazione turistico culturale Terre delle Noci, in occasione della conferenza "Accquegghie l'acque quand chiove", riassumono poeticamente alcuni valori del passato, tanto cari ai nostri antenati. Per il recupero e la valorizzazione delle nostre cisterne è stata infatti pensata la recente mostra - convegno dell'associazione.

"Accquegghie l'acque quand chiove" però non è soltanto il titolo dell'ultima manifestazione organizzata in occasione della giornata mondiale dell'acqua (22 marzo); è altresì un proverbio molto antico tramandatoci dai nostri antenati, nonni e genitori i quali, se pur privi di cultura e alfabetizzazione, erano al contempo estremamante saggi, previdenti e preoccupati per il futuro delle nuove generazioni. Con questo detto, con le parole del prof. Tinelli e con tanto altro materiale giornalistico conservato negli anni, l'associazione, nella persona del prof. Francesco R. Tinelli, non ha voluto far altro che riportare alla memoria il valore delle cisterne del nostro territorio (campagna e città) per far sì che queste possano immediatamente essere rivalorizzate e rifunzionalizzate. "Essendo il nostro territorio carente d'acqua" ha commentato il Presidente Franco Tinelli, "un recupero delle cisterne è più che necessario. Conservare e raccogliere l'acqua che altrimenti andrebbe a disperdersi potrebbe giovare in ogni occasione. Non conosciamo il futuro del nostro territorio. L'acqua è un tesoro inestimabile".

Con questa interessante introduzione dell'arch. Tinelli, il quale ha dettagliatamente spiegato le ragioni del convegno, l'Associazione Terre delle Noci è tornata sui suoi passi. Ha difatti, ancora una volta, recuperato la mappatura delle cisterne del 2010, (premiata allora dall'assessore regionale Barbanente) e l'ha esposta al pubblico, alle classi, alla cittadinanza e alle autorità. Motivo per cui ha ritenuto anche necessario cedere la parola al Sig. Tonino Mansueto, il quale ha regalato un interessantissimo contributo sul ruolo che un tempo le cisterne hanno avuto e che potrebbero ancora avere. "Le cisterne" ha ricordato, "sono servite per la zootecnia e lo sviluppo igienico sanitario. E' dalle piccole cose che si fa economia, non dall'edilizia. Ritengo dunque necessario trasmettere questo ai giovani ".

Rievocato il valore dell'acqua e delle cisterne secondo il passato, l'associazione ha poi attirato l'attenzione sul presente. Gli interventi come quello della Prof. Magda Bianco e del dipendente Arif dott. Francesco Recchia, sono serviti a far luce su questioni come l'importanza dell'acqua del rubinetto (benevola anche per la salute), e del collegamento delle cisterne in stato di abbandono alla rete idrica. Per l'associazione quindi restano urgenti politiche d'intervento come quella della "rifunzionalizzazione", delle "riserve antincendio", delle "riserve idriche per collegamento in rete". L'acqua  è necessaria per la sopravvivenza, hanno ribadito. Un vero e proprio oro blu. Al convegno è intervenuto anche il Sindaco di Noci Domenico Nisi. Il prossimo appuntamento dell'associazione è previsto domenica  6 aprile alle ore 9.30 presso l'Abazia della Madonna della Scala. Si assisterà al primo percorso naturalistico.

Pubblichiamo di seguito la fotogallery del convegno svoltosi nel Chiostro di San Domenico. 

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