Partecipazione e coesione, il GAL presenta il piano dei fondi strutturali 2014-2020

04-11-relatori-galNOCI (Bari) - Cercare idee nuove nate da un recente fabbisogno di crescita culturale e lavorativo per trasformale in opportunità concrete per il territorio. È il motivo alla base dell'incontro svoltosi mercoledì pomeriggio all'interno del chiostro delle clarisse in cui il GAL (Gruppo d'Azione Locale) "Terra dei trulli e di barsento", ha presentato il piano di programmazione per i fondi strutturali 2014-2020.

Cercare idee nuove ed innovative che partano dal basso sembra essere la chiave di lettura giusta per lanciare il gal territoriale verso le nuove forme di finanziamento pubblico ed insieme attirare investimenti dal privato. Esempi concreti in tal senso giungono da Pietro Mezzapesa, in sostituzione del presidente Stefano Genco, che illustra come l'operatività del GAL sia ricaduta sul territorio con l'apertura di 7 masserie didattiche, di cui due a Noci, e masserie sociali nonché, sempre per ciò che attiene alla città dei tre campanili, interventi per il futuro "Museo dei ragazzi" e per la ristrutturazione della chiesetta di Sant'Antonio. Interventi che non possono passare inosservati e che potrebbero contribuire ad una futura crescita, seppur in piccolo, della città di Noci.

Ne è convinto anche il sindaco Domenico Nisi per il quale mettere insieme forze ed interessi nell'ottica di una crescita globale del territorio murgiano sono alla base della nuova gestione consorziata dei fondi pubblici. «Chi non capisce questo meccanismo – dichiara il primo cittadino durante l'incontro pubblico – è fuori dagli schemi attuali di valorizzazione delle risorse e degli interventi». Sulla stessa scia è l'intervento dell'assessore Paolo D'Onghia che riprendendo l'idea del contributo dal basso fa leva sulle nuove generazioni locali esortandole ad inviare al GAL idee, incipit che possano diventare progetti concreti. «Il GAL è un interlocutore con Regione, Stato, Comunità Europea, e può far diventare quelle idee realtà». Infine, reduce dell'esperienza sul campo in terra di Mantova, l'assessore lancia un messaggio costruttivo per il futuro: «non dobbiamo copiare tal quale l'esperienza altrui, ma dobbiamo cercare di migliorarla rendendola nostra».

04-11-matteo-antonicelli-gaRicadute sul territorio sono anche descritte dal direttore Matteo Antonicelli (in foto) il quale ha dichiarato di aver speso il 99,55% delle risorse finanziate. Altro passo descritto da Antonicelli prima della presentazione delle misure per l'accreditamento dei progetti, è l'istituzione dell'Osservatorio del Paesaggio Rurale Storico Culturale. Un documento sottoscritto in sede di conferenza Stato-Regioni questo gennaio, dove il GAL "Terra dei trulli e di barsento" «ha buone chance di accreditarsi visto l'importante patrimonio storico-paesaggistico del nostro territorio rurale». Di qui si è passati alla descrizione degli articoli del regolamento UE n.1303/2014 nella logica della trasparenza e semplificazione amministrativa delle pubbliche amministrazioni con formazione dei dipendenti pubblici. Ad Anna Rizzi infine il compito di esplicitare gli obiettivi dei FEASR e dell'Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli (OCMA) tenendo conto dell'analisi dei fabbisogni PSR 2014-2020 emersi sulla base di sei priorità.

Dalla discussione è emerso chiaramente che il GAL territoriale tenderebbe a puntare molto sui prodotti lattiero-caseari giocandosi il tutto per tutto sul riconoscimento dop della "Treccia della Murgia", non trascurando però le altre eccellenze gastronomiche ed artigianali di cui i sette comuni aderenti sono portatori sani.

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