Piano di Protezione Civile del Comune di Noci: importante conoscerlo

10 26 danni maltempoNOCI (Bari) – Nel corso della campagna “Io Non Rischio”, promossa dalle associazioni di protezione civile “Il Gabbiano” e “Associazione Nazionale Alpini” con il supporto dell’amministrazione comunale tenutasi a Noci gli scorsi 15 e 16 ottobre, è stato possibile visionare il Piano di Protezione Civile Comunale, aggiornato a gennaio del 2016.

Secondo le linee guida promosse dai volontari, infatti, è importante conoscere il piano di emergenza del proprio comune per sapere quali sono le aree alluvionabili, quali le vie di fuga e le aree sicure. Innanzitutto è bene specificare che il piano di protezione civile è consultabile sul sito web comunale (www.comune.noci.ba.it), cliccando nella sezione specifica dei servizi al cittadino in home page, sulla sinistra (leggi qui). Noi di NOCI24.it, insieme all’Assessore alla protezione civile Marino Gentile, abbiamo provato ad evidenziarne gli aspetti più importanti.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE – Il Comune di Noci è abitato da 19.500 cittadini circa. La superficie territoriale comunale si estende per 14.882 ettari con altezza media di 420 metri sul livello del mare (zona più bassa 331 mt. s.l.m; zona più alta Monte Carello 470 mt. s.l.m).  L’economia del paese è passata nel corso degli anni dalla prevalenza agricola ad una prevalenza mista. Sul territorio si contano comunque circa 487 aziende agricole.

ASSOCIAZIONI, MEZZI, MATERIALI  - Nel nostro comune sono presenti cinque associazioni che operano nel campo della protezione civile: “Il Gabbiano”; “San Pio”; “A.N. Alpini”; “A.N. Carabinieri”; “Croce Rossa Italiana”. L’amministrazione dispone di alcuni mezzi, tra cui una Fiat Panda4x4 e una Fiat Sedici in dotazione al comando della Polizia Municipale, un Fiat Doblò; un Pick Up 4x4 e una autobotte da 60 quintali in dotazione all’ufficio tecnico. Inoltre dispone di un gruppo elettrogeno e di un ponte radio. Ogni associazione ha a disposizione i propri mezzi, elencati all’interno del piano, tra cui anche soffiatori; idrovore; moduli antincendio; motopompe; pale; picconi e motoseghe. Infine sono elencate una serie di aziende che possono mettere a disposizione mezzi pesanti previo un contributo economico orario.  Le operazioni di protezione civile vengono gestite dal Centro Operativo Comunale (COC) con sede negli uffici della Polizia Municipale. L’obiettivo principale è la previsione, la prevenzione ed eventualmente il soccorso.

10 26 AREE EMERGENZA bisRISCHI ED AREE DI EMERGENZA – Dal 2009 al 2013 si sono verificati nove incendi di una certa rilevanza nel nostro territorio. Il rischio incendio, infatti, soprattutto per le caratteristiche aree di vegetazione nocese, è molto elevato, soprattutto nei periodi estivi e secchi. Per questo motivo nel piano sono riportate una serie di regole da seguire per evitare l’innesco o la propagazione di un incendio. Per quanto riguarda il rischio sismico, invece, la periferia e l’agro nocese sono aree a basso rischio mentre il centro storico è definita come area a medio rischio. Infine il rischio idrogeologico, quello di più stretta pertinenza per il nostro territorio. A molti infatti torneranno in mente le immagini dell’ottobre 2015 quando Noci venne investita da una bomba d’acqua, circa 100 mm d’acqua che in poche ore caddero sulla nostra cittadina. Bene, secondo il piano, le aree a rischio idrogeologico sono la via vecchia per Putignano e la via per Martina, quella che nel 2015 subì i danni maggiori (nella foto di apertura un casolare sulla via di Martina). Tale aree sono state individuate a livello comunale con la supervisione dell’Autorità di Bacino.

Di fronte ad un’emergenza è bene sapere dove recarsi. Nel piano vengono indicate le zone da utilizzare a seconda della situazione. Si distinguono infatti aree di attesa, aree di accoglienza e aree di ammassamento soccorritori e mezzi. Nella foto sono tutte elencate.

Infine il capitolo neve, che nel piano viene considerato più che un rischio, un disagio per la popolazione. Di conseguenza si attivano una serie di interventi dei vari componenti del sistema di protezione civile per rendere il disagio causato dalla neve quanto più tollerabile possibile. 

 

 

 

Tutela e rispetto

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