Raccolta differenziata, dubbi sulla riuscita del progetto

05-25-gruppo-differenzianociNOCI (Bari) - «Sarà, ma noi non ci crediamo». Oltre al fatto che la "cantierizzazione" della raccolta era prevista il 6 maggio scorso ma non è ancora partita, a elevare dubbi e pessimismo sulla buona riuscita del progetto "Noci fa la differenza", organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione Murgiambiente, è il gruppo DifferenziaNoci che nella serata di lunedì ha organizzato una conferenza stampa sul tema della raccolta differenziata a Noci.

A far crescere i dubbi del gruppo nato su Facebook e che al momento conta più di 200 iscritti sono le incongruità emerse tra quanto previsto in progetto e le dichiarazioni effettuate dai protagonisti sul medesimo riportate dalle testate locali. «Non abbiamo nulla contro l'associazione Murgiambiente» - chiariscono subito gli associati, «ma vorremmo semplicemente capire se i costi corrisponderanno ai benefici per la cittadinanza». «Noi - spiega Vito Trisolini - abbiamo organizzato due iniziative tra ottobre e novembre raccogliendo oltre 600 firme ad un costo di appena 30 Euro, ed a gennaio abbiamo organizzato un evento a tema». Aggiunge Vincenzo Sansonetti del medesimo gruppo: «Riteniamo, a fronte dei dati raccolti sui comuni limitrofi circa la raccolta differenziata e sua evoluzione, che il sistema di raccolta misto non sia funzionale».

Secondo una tabella redatta dagli associati infatti si deduce che con il sistema "porta a porta" su scala comunale si possono raggiungere notevoli benefici in pochissimo tempo. Ne sono un caso apprezzabile i comuni di Locorotondo, Alberobello, Altamura e Ceglie Messapica dove si sfiora addirittura il 50%. «Non vogliamo fare le pulci a nessuno - tengono a precisare gli stessi - ma ci devono spiegare perché la delibera parla di 800 famiglie raggiunte dalla sperimentazione e sui giornali si arriva a 2000».

Altro problema affrontato durante la conferenza è quello monetario incentrato sui costi. «Vi è già stato un aumento della TARSU - denuncia Nicola Liuzzi - e si potrebbe incorrere in un ulteriore aumento per l'anno in corso». Gli associati azzardano dei calcoli. Secondo le loro previsioni sulla base dell'aliquota Tarsu pro-capite se non si raggiunge entro l'anno almeno il 40% di differenziata, i costi per lo smaltimento dei rifiuti potrebbero ammontare a circa € 130.000. Sulla base del periodo che resta alla chiusura del 2012 nella migliore delle ipotesi si potrebbe arrivare al 25-28%. In più è da verificare l'accordo con l'azienda Avvenire per lo smaltimento del materiale recuperato.

«Vediamo poca trasparenza - dice Trisolini - rispetto ai dati da fornire alla cittadinanza per un servizio pubblico». Ed inoltre si chiedono: «e se il progetto non dovesse funzionare su chi ricadrebbe la colpa? Sull'amministrazione, sui cittadini, su Murgiambiente? Per noi - chiosano - se non dovesse funzionare la colpa sarà del progetto stesso». «Per questi motivi - concludono gli associati - crediamo che sia veramente difficile arrivare al traguardo del 50% così come professato dai promotori del progetto».

In ultimo il gruppo DifferenziaNoci lancia una propria iniziativa. Un sito web di libero e gratuito accesso dove si dispensano consigli per una raccolta differenziata coscienziosa e responsabile. Il sito, gestito dal gruppo DifferenziaNoci, sarà aperto a breve.

Tutela e rispetto

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