Antincendio boschivo, occorre prevenire e ripulire i cigli stradali

06-17-ciglio-sermenzanoNOCI (Bari) - Torna l'estate e con essa si ritorna a parlare di incendi boschivi, di controllo e prevenzione. Martedì come di consuetudine, si è tenuto presso il Foro Boario di Noci l'annuale incontro sulla prevenzione agli incendi e, come da prassi, giovedì si sono già avute le prime avvisaglie di focolai con un rogo, spento sul nascere, verificatosi in sc Sarmenzano (in foto)  a pochi chilometri dal centro abitato.

06-17-rovi-sc-SermenzanoTutto nella norma si direbbe. Non proprio. Anche se il rogo della strada vicinale Sarmenzano è stato spento da alcuni volenterosi agricoltori residenti nella zona, la situazione non vuol dire che sia normale. È da poco entrato in vigore infatti il DGR n.335 pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Puglia n.68 di maggio 2012 dal titolo "Dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi". Tale DGR all'Art. 3 cita: «Le Società di gestione delle Ferrovie, l'ANAS, l'Acquedotto Pugliese, la Società Autostrade, le Province, i Comuni o Consorzi di Comuni e i Consorzi di Bonifica, entro il 31 maggio 2012, lungo gli assi viari di rispettiva competenza, con particolare riguardo nei tratti di attraversamento di aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo insistenti sul territorio regionale o in prossimità di esse, devono provvedere alla pulizia delle banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, residui vegetali, arbusti, rifiuti ed ogni altro materiale infiammabile creando, di fatto, idonee fasce di protezione al fine di assicurare che eventuali incendi non si propaghino alle aree circostanti o confinanti».

La citazione non è casuale visto che il principio d'incendio di Sermenzano parte proprio dal ciglio stradale. Un problema già più volte citato dal comandante del CFS di Noci Sovr. Giovanni Posa, e ripreso anche nell'incontro di martedì. Un appello che sembra ancora una volta caduto nel vuoto. Se da un lato deve essere l'ente a provvedere alla pulizia dei cigli stradali, dall'altro vi è il medesimo obbligo da parte dei contadini che debbono circoscrivere il loro terreno difendendolo da eventuali roghi (sistema detto di "precesa"). Il privato al momento è quello che tiene di più al mantenimento dello status quo di prevenzione, gli enti meno.

In ogni caso l'incendio boschivo è divenuto reato dal 2000 con l'introduzione al titolo VI del Codice Penale del reato specifico di incendio boschivo (art. 423 bis c.p.). All'art. 2 della Legge 353/2000 si definisce: "Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività ad espandersi su aree boscate, cespugliate o erborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree". In altre parole vuol dire che incendio boschivo non è solo quello che si propaga all'interno di un bosco, ma anche un rogo che tende "ad espandersi su aree boscate...". Di qui le sanzioni. A seconda che sia di natura colposa o dolosa la pena varia da 1 a 5 anni e da 4 a 10 anni.

Onde evitare conseguenze legali, visto che le sanzioni si configurano anche per negligenza, sarebbe buona prassi ripulire i cigli stradali così che non si ripetano focolai come quello di Sarmenzano. Un lavoro arduo visti i circa 200km di strade vicinali che circondano la città di Noci, ma non impossibile. Il periodo di massima allerta è appena scattato, si deve fare presto per prevenire gli incendi e far si che gli incontri sul tema non si trasformino in perdite di tempo.

Tutela e rispetto

© RIPRODUZIONE RISERVATA