Differenziata: la luce in fondo al tunnel?

logo-differenzianociNOCI (Bari) -  Ormai è questione di tempo. Siamo cautamente ottimisti sul fatto che anche a Noci si potrà fare la raccolta dei rifiuti con il sistema “porta a porta” in tutta la città. Se tutto procede come dovrebbe, siamo all’ultimo miglio.

Sono passati quasi quarant’anni dalla prima direttiva CEE sui rifiuti del 1975, e pochi mesi dalla legge regionale 24/2012. Nel mezzo ci sono un bel mucchio di direttive, leggi nazionali e regionali, decreti legislativi, premi, penalità, commissari, procedure d’infrazione, che man mano hanno reso sempre più difficile sfuggire all’obbligo di legge: raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro dicembre 2012. Obiettivo che quest’anno non raggiungeremo visto che siamo a un misero 18%, ma dal quale non possiamo più prescindere.

La legge regionale 24/2012, seppure impugnata dal Governo italiano per alcuni articoli di dubbia costituzionalità, tra le altre cose prevede la risoluzione dei contratti di servizio in essere, nel caso essi non rispondano agli obiettivi di qualità dettati dalle leggi comunitarie. Per Noci l’articolo in questione è decisivo per il cambio di rotta, poiché il contratto in vigore con la società Avvenire scade fra dieci anni.

Spetterà ai Consigli comunali dell’Ambito di raccolta ottimale (Aro) Ba/6, sottostruttura dell’Ato provinciale, di cui Noci farà parte insieme con Castellana, Putignano, Alberobello e Locorotondo, deliberare per costituire l’Unione dei comuni, organismo che affiderà con gara d’appalto il nuovo servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti, con l’obiettivo minimo di avviarne a recupero quel 65% indicato dalle leggi.

Contemporaneamente sono in fase di ultimazione le procedure per la realizzazione nel territorio di Cellamare, di un impianto per il trattamento della frazione organica asservito ai 21 comuni del bacino ex Ba/5, il quale darà un grosso contributo sia al recupero di materia che all’abbattimento dei costi rispetto al conferimento presso l’impianto di Conversano.

Siamo dell’idea che la raccolta domiciliare dei rifiuti non è soltanto un fattore gestionale, ma un cambio di mentalità. Per questo è necessario puntare a una decisa riduzione dei rifiuti, limitare lo sfruttamento delle risorse del pianeta, promuovere lo sviluppo di un’economia con prodotti a filiera corta, evitare il consumo del territorio.

In vista di questo importante appuntamento, chiediamo che la cittadinanza attiva sia coinvolta nei processi decisionali, per offrire il proprio contributo all’elaborazione del servizio e costruire insieme un percorso condiviso e rispettoso dell’ambiente.

Gruppo DifferenziaNoci

Comunicato stampa

Tutela e rispetto

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