Raccolta differenziata al palo, solo il 16%

logo-differenzianociNOCI (Bari) - Nei primi cinque mesi di quest’anno la raccolta differenziata a Noci  frana al 16% , e scende addirittura al 15,63% se consideriamo anche gli ultimi due mesi del 2012. Siamo tornati indietro di sei anni, ai livelli del 2007/2008. Il già basso 18% al quale eravamo abituati, negli ultimi mesi ha subito una perdita di quasi due punti e mezzo. Si tratta di 160 tonnellate di rifiuti che anziché andare a riciclo, hanno preso la via dell’incenerimento.

Infatti, il tal quale nello stesso periodo è passato dall’82 all’84,36%, con evidenti ricadute negative sia ambientali che economiche: tra costi di smaltimento ed ecotassa, tenendo questo ritmo per tutto l’anno insieme ai rifiuti inceneriremo altri ventisettemila e cinquecento euro. Andando a cercare nei dati parziali, il combinato vetro/alluminio è il materiale che ha perso la quantità maggiore con l’1,5%, l’altro mezzo punto riguarda la plastica. Minime le variazioni per gli altri componenti.

Ritorna quindi con forza il problema di un capitolato  d’appalto che insieme con altri aspetti negativi, pensiamo alla lunga durata del contratto, alla mancata raccolta la domenica, al sistema dei raccoglitori stradali che non produce risultati, all’assenza di una clausola di rescissione, aggiunge quello della raccolta congiunta vetro/alluminio che rende complicato il recupero di materia, finendo per essere smaltito come tal quale con conseguente aggravio di costi. A questo si aggiunge l’isola ecologica del vecchio foro boario, chiusa perché non più a norma, e la nuova, non ancora aperta al pubblico ma con evidenti problemi di logistica, in attesa di essere ampliata. Il quadro della situazione si complica per effetto dei provvedimenti giudiziari che hanno portato agli arresti domiciliari due amministratori dell’azienda Avvenire, con la quale si deve sicuramente adeguare il contratto di servizio.

Tutt’intorno a noi è una gara a produrre  ottimi risultati. Ai Comuni di Rutigliano e Cellamare che ormai toccano percentuali vicine all’80% di differenziata, si unisce Mola di Bari che sfiora il 70%, Putignano in pochi mesi ha raggiunto il 52% con forte tendenza al rialzo. L’Aro Ba/6 (Castellana, Locorotondo, e Alberobello, con Putignano e Noci che fanno storia a sé) sta preparando una gara unica, così come l’Aro Ba/8 (Polignano, Conversano, Monopoli e Mola) e il Ta/2 (Martina Franca, Mottola, Crispiano, Laterza, Palagianello, Statte), giusto per citare i Comuni più vicini a noi. Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Sannicandro, Palo del Colle e Giovinazzo (Aro Ba/2) hanno addirittura fatto un salto di qualità aderendo alla strategia “Rifiuti Zero”. Chiunque sta andando in questa direzione lo fa con l’unico sistema in grado di dare ottime rese, quello della raccolta porta a porta, che garantisce anche la possibilità di rispettare un altro principio comunitario: “chi inquina, paga”.

Ormai si stanno muovendo tutti, obbligati dalla legge regionale 24/2012. Gli Aro, i cui Comuni non avevano ancora provveduto a convenzionarsi, a maggio sono stati commissariati. Stessa sorte toccherà presto a Noci se non prendiamo la situazione di petto. Richiamiamo quindi con forza il Consiglio comunale, affinché affronti e risolvi al più presto questa annosa situazione, che ormai è diventata insostenibile dal punto di vista  del rispetto delle leggi, dell’ambiente ed economico.

 

Tutela e rispetto

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