La ex discarica Marrasca in completo abbandono

02-06-marrasca-altoNOCI (Bari) - Era stata salutata come una delle più importanti opere di recupero ambientale del territorio nocese e del sud-est barese, sono serviti quasi 270 giorni di lavoro di ditte specializzate, un'importante opera progettuale, fondi per quasi 3mln di euro. Oggi la ex discarica Marrasca versa in un profondo stato di degrado ambientale e fisico (veduta aerea del sito di Marrasca).

Il sito di quella che ad un tempo fu la discarica dei nocesi e non solo, sorge a quasi 5km dalla città sulla direttrice che porta a Massafra ricoprendo quasi 4 ettari di terreno non più (forse) contaminato, nel cuore della campagna murgiana.

02-06-marrasca-ingressoFacendoci una passeggiata oggi all'interno del sito è facile scoprire come tutto il sacrificio posto in essere dalla pubblica amministrazione per coprire i rifiuti e restituire al territorio un'area verde attrezzata a distanza di soli 6 anni sia risultato vano. I lavori hanno interessato studi tecnici di geologi, ingegneri, la ditta appaltatrice di Teramo "Fedele Di Donato srl", accomunati dai fondi POR Puglia 2000-2006, misura 1.8, per "interventi di messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale del sito inquinato ex discarica Marrasca". Fondi per 2.760.000,00 Euro. Il progetto di riqualificazione ambientale prevedeva un sistema di copertura superficiale multistrato (capping), un impianto captazione biogas, una trincea drenante perimetrale per il convogliamento e vasca per la raccolta di acque meteoriche, un impianto di irrigazione, un impianto elettrico ed il ripristino a verde del sito mediante realizzazione di stradine pedonali, piantumazione di essenze mediterranee, prato e muretti a secco.

A destare preoccupazione in questo momento non è il capping sottostante, anche se vi è da vedere se il multistrato regge ancora o avrebbe bisogno di qualche manutenzione, ma tutta la parte che emerge in superficie. Dopo i lavori terminati nel 2008, questa collinetta artificiale di circa 4 ettari fu presa in gestione dall'associazione di protezione civile Il Gabbiano che ne ha tenuto cura per circa un anno tentando di dare seguito alla realtà progettuale impiantando le essenze arboree mediterranee tra le quali il biancospino, il fragno, il leccio, il lentisco, la roverella, il rosmarino. Conclusa la convenzione, dell'area non se n'è più curato nessuno. Così sono iniziati i guai.

Adesso il sito è preda di ladri di ogni genere. In due punti distinti sono stati abbattuti i muretti a secco per poter entrare e uscire a piacere portandosi via quello che era stato realizzato. I ladri hanno asportato abusivamente tutti e 6 i lampioni di tipo artistico in ghisa che avrebbero dovuto illuminare l'ingresso all'area. Dall'impianto di irrigazione mancano alcune condotte nonché numerosi irrigatori dinamici. Sempre dall'impianto elettrico è stata completamente divelta la cabina per asportare il quadro elettrico ed i fili in rame. Addirittura mancano all'appello gli arbusti e le piante che i volontari avevano piantato. Tutt'intorno la vegetazione spontanea ha completamente divorato i pareti e le stradine pedonali con erbe alte quasi 50cm. 

Eppure c'è da dire che Marrasca potrebbe essere un'ottima zona a verde. Vi è compreso anche un impianto captazione biogas, completo ma non funzionante, ed una piccola stazione meteoclimatica ad energia solare (anch'essa non più funzionante). Ad oggi invece la ex discarica Marrasca più che un'opera ambientale sembra solo la brutta copia di se stessa.

Tutela e rispetto

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