AIB: incontro tra enti, istituzioni e forze dell’ordine

05-31-relatori-aibNOCI (Bari) - Come ogni anno dal 15 giugno al 15 settembre scatta il rischio di massima pericolosità per gli incendi boschivi e come da tradizione ormai consolidata, anche quest'anno la Prefettura di Bari ha organizzato alcuni incontri formativi-informativi con i comuni dell'intera Provincia al fine di attuare manovre di prevenzione e coordinare attività d'intervento mirate e coordinate. A Noci si è svolto nella mattinata di giovedì uno dei tre incontri organizzati e promossi dalla Prefettura di Bari in merito all'AIB (Antincendio Boschivo) 2014 in ambito provinciale.

Sono accorsi alla sala conferenze del nuovo foro boario di Contrada Montedoro rappresentanti istituzionali e di enti, delegati di ben 16 comuni, da Capurso a Locorotondo, rappresentanti delle forze dell'ordine. Tutti insieme per combattere il nemico comune: l'incendio. A relazionare in merito alle novità 2014 ed al lavoro svolto dalla Protezione Civile Regionale e dalla Prefettura sono i delegati SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente) coordinati dalla dott.ssa Cinzia Carrieri, delegata dal Prefetto Antonio Nunziante in sostituzione del dott. Mario Volpe.

Una delle novità riguarda il Decreto Regionale n 226 del 08 Aprile 2014 che obbliga tutti gli enti pubblici ed aziende a partecipazione pubblica a rispettare il periodo «di grave pericolosità per gli incendi in tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Regione Puglia». In questo si fa riferimento anche ai privati e alla protezione delle aree sottoposte a vincolo SIC e ZPS. Diversi i diktat per i privati. «I proprietari, i gestori ed i conduttori di campeggi, villaggi turistici, centri residenziali, alberghi e strutture ricettive nonché di strutture antropiche – si legge nel testo - insistenti su aree urbane o rurali esposte al contatto con possibili fronti di fuoco sono tenuti entro il 31 maggio a realizzare una fascia di protezione della larghezza di almeno metri quindici»; oppure «Dovranno tenere conto del rischio incendi di interfaccia anche sulla base della pianificazione comunale allo scopo predisposta». Anche i Comuni quindi devono obbligatoriamente rispettare delle regole. «Le amministrazioni comunali – è scritto nella nota della SOUP - devono provvedere periodicamente ad aggiornare le perimetrazioni afferenti il rischio incendi di interfaccia considerando tutte le variazioni significative».

05-31-platea-ordinePer quanto riguarda le aziende a partecipazione statale i delegati di RFI, società del gruppo FS, e FSE, dichiarano di aver già iniziato il lavoro di pulizia delle strade ferrate con diserbamento chimico e sfalciamento a mano ed al contempo lamentano la presenza di discariche abusive lungo alcune tratte come la Casamassima-Sammichele. Per il geom. Impedovo dell'ANAS si tratta invece di «normale lavoro di manutenzione». Ad intervenire per le forze dell'ordine il Capitano dei Carabinieri Fabio Di Benedetto che lamenta una «carenza di uomini e mezzi» e richiede «più collaborazione da parte di tutti», il Mar. Genco della Guardia di Finanza di Putignano per il quale «è sempre attivo il lavoro di monitoraggio e controllo al fine di contrastare reati lungo le zone agrarie». Lancia un monito invece il Commissario Capo del Corpo Forestale dello Stato Marino Martellotta, per il quale «è opportuno ripulire accuratamente dopo aver tagliato l'erba dalle sedi in quanto costituisce micro massa che può trasformarsi in innesco per eventuali incendi». Chiude il cerchio l'ing. Lanotte del Corpo dei Vigili del Fuoco impegnati in prima linea contro il pericolo incendi ma con una disponibilità di uomini e mezzi ridotti ai minimi termini.

Per Noci è il comandante della Polizia Locale Magg. Gianvito Vavallo a chiarire che «l'ordinanza 2014 è già predisposta e che a breve verrà formalizzata, mentre sul territorio possiamo contare sull'aiuto di diverse associazioni di protezione civile». Parole che chiamano in causa Giuliana Palazzi presidente dell'associazione "Il Gabbiano" presentatasi alla sala e alla dott.ssa Carrieri.

Anche se si assiste ad una drastica riduzione degli interventi, si è passati infatti dai 5862 del 2012 ai 5263 del 2013, l'attenzione verso il problema incendi rimane alta. 910 sono gli interventi svolti nella provincia di Bari l'anno scorso, di questi 6 con mezzi aerei. I comuni con la più alta incidenza di rischio da incendi sono Andria, Altamura, Gravina di Puglia, Ruvo di Puglia; mentre Noci si colloca tra i comuni con media priorità di intervento assieme a Toritto, Alberobello, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gioia del Colle, Grumo Appula, Santeramo in Colle, Andria, Spinazzola. Noci però è anche al confine con i territori di Mottola e Massafra indicati dalla Prefettura di Taranto ad alta pericolosità.

«Scopo di questi incontri – dice a Noci24.it la dott.ssa Cinzia Carrieri – è di migliorare la partecipazione e la sinergia tra enti, istituzioni e forze dell'ordine con una continua attività di aggiornamento da e per i territori. Raccogliere i contributi dal territorio significa fronteggiare meglio le criticità e saper intervenire in modo corretto in caso d'emergenza». Carrieri lascia intendere che la strada percorsa dalla Prefettura sarebbe quella di aumentare la prevenzione per scongiurare i pericoli. Rassicurazioni giungono dai delegati della SOUP: «Noci è tra i comuni beneficiari del "contributo foreste"» dichiarano poco prima di lasciare la sala conferenze. 

 

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