Il "caso FSE", disagi dopo la scure della magistratura

05 29 foto principale fseNOCI (Bari) - Dopo la raccolta in tempi recenti di aneddoti ed episodi dei pendolari nocesi dell'azienda di servizio pubblico Ferrovie del Sud Est su stampa locale e canali social, prosegue l'ondata di disagi per chi giornalmente usufruisce dei treni della compagnia di trasporti pugliese. I ritardi sono ormai all'ordine del giorno, insieme ad i guasti ai vagoni che impediscono il normale svolgimento della corsa e causano cancellamenti improvvisi di treni con i relativi disagi, soprattutto su adempimenti lavorativi e urgenze di sorta.

Molti i nocesi interessati dalla situazione, liceali, universitari e lavoratori soprattutto, che vivono ogni giorno sulla loro pelle la situazione di evidente difficoltà dell'azienda "Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici Srl", soprattutto in seguito allo scandalo delle "carrozze d'oro", scoppiato ad inizio anno, che vede coinvolti l'amministratore unico L. F. e l'ex dirigente N. A., insieme ad altri 5 indagati, per l'acquisto di 25 vagoni ristrutturati ad un prezzo doppio rispetto a quello di mercato.

05 29 disagi fseI tecnici delle FSE si trovano così a fronteggiare alla meglio i guasti giornalieri, sfruttando al massimo i vagoni maggiormente funzionanti, grazie ai quali è ancora possibile portare avanti il servizio, che copre 474 km di linea ferroviaria, collegando 130 comuni tra Bari, Taranto e Lecce, attestandosi come linea omogenea più estesa dopo quella statale. Il disagio generale coinvolge quindi un gran numero di passeggeri, occasionali ed assidui, con i secondi che percepiscono giornalmente e più da vicino la situazione, vivendo in prima persona alcuni degli episodi caratterizzanti di questa "crisi FSE". La liceale Alessandra Recchia, pendolare da ormai 5 anni della tratta Noci-Castellana Grotte, rivela un'anomalia dal secondo quadrimeste dell'anno corrente per il treno che da Castellana arriva a Noci alle 15.15: "arrivati a Putignano, - racconta - tutti i passeggeri vengono fatti puntualmente scendere dietro la motivazione di un guasto ad una carrozza e proseguono il viaggio solamente con un vagone".

Sempre Alessandra ci racconta di un episodio che ormai si ripete in differenti modalità da settimane, quello della soppressione improvvisa di un treno, con tutti i passeggeri dello stesso che convogliano forzatamente nella corsa successiva. Questa 'situazione tipo' ha raggiunto uno degli scorsi giovedì delle proporzioni inattese, con un ritardo di un'ora e 25 minuti del treno delle 12.50 per Bari, come ci racconta l'universitario Emilio Mastropasqua. In stazione a Noci avvisavano inizialmente di un ritardo di 30 minuti, poi diventati 50 perchè la vettura si era fermata a Locorotondo: il ritardo aumentava poi di ulteriori 20 minuti, con l'attesa dei passeggeri e l'arrivo di quelli del treno successivo che avrebbero di lì a poco portato al sovraffollamento delle carrozze. Le lamentele e le richieste di rimborso del biglietto non sono ovviamente mancate, con l'ottenimento del secondo per una ragazza che per il ritardo aveva mancato un appuntamento a Putignano: nel caso raccontato da Alessandra, invece, il rimborso non è stato ottenuto poichè era passata un'ora dall'obliteramento del biglietto.

La05 29 incendio ferrovie sud est foto a sinistra, scattata dall'universitario pendolare nocese Davide Montanaro, testimonia invece un lieve incendio ad un radiatore di un vagone FSE, spento con sifone d'acqua dai dipendenti dell'azienda, nella stazione di Putignano, dopo aver evacuato il mezzo. Sopra, invece, una situazione di sovraffollamento sulla tratta Noci-Bari in data 8 maggio, con pochissimi vagoni e mancata aggiunta di altri a sostenere l'elevata richiesta, causa festività di San Nicola nel capoluogo di regione. Serena Simone, pendolare universitaria nocese anche lei, racconta di un altro aneddoto, ricorso nelle scorse settimane, con copiose filtrazioni d'acqua anche nei mezzi più nuovi a disposizione dell'azienda, forse anche in seguito alla rottura dei condizionatori, ammessa dagli stessi capo-treno lungo la tratta.

Sono tante le testimonianze da noi raccolte su fatti analoghi a quelli presentati, mentre Caterina Quarato, pendolare FSE da ben 10 anni per studio e lavoro, sottolinea anche la chiusura anticipata delle stazioni, tra cui la nocese, con relativo mancato adempimento dei servizi negli orari garantiti, insomma il problema non sarebbe solamente tecnico, ma anche a livello delle risorse umane che in questa situazione di forte crisi verrebbero meno, in alcuni casi, ai loro obblighi. La situazione è apertamente difficile ed allo stesso tempo delicata, con responsabilità al vaglia di chi di competenza, ancora da stabilire: certo è che socio unico dell'azienda è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che nei giorni scorsi è stata anche indetta una petizione su Change.org indirizzata agli Amministratori Ferrovie del Sud Est e Servizi automobilistici S.R.L., al Presidente della Regione Puglia e all'Assessore ai trasporti Regionali Pugliesi E Ministero dei Trasporti, con 1264 firme fin ora raccolte. Non essendo ancora chiusa la petizione, la stessa potrebbe arrivare tra le mani della nuova giunta regionale pugliese, che si deciderà nel voto di domenica, intanto tra i candidati presidenti la parola "trasporti" a giudicare dagli interventi pubblici sarebbe stata timidamente e filosoficamente trattata da un solo candidato senza particolari riferimenti al caso FSE. Si attendono ulteriori sviluppi di questa intricata vicenda, che non potrà certamente continuare così a lungo data la mancanza di aziende concorrenti sul territorio a garantire il trasporto pubblico.

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