Piste ciclabili: istruzioni per l'uso

06-05-pista-segnale-stradaleNOCI (Bari) - Da qualche tempo la città di Noci si è dotata di una serie di piste ciclabili che attraversano il paese per agevolare i concittadini che utilizzano la bicicletta, o altri mezzi leggeri, per i loro spostamenti. Ci sono, però, alcuni aspetti che sono sotto gli occhi di tutti e generano un malcontento diffuso, ma molto spesso vengono completamente ignorati da chi quelle piste le ha volute e progettate.

CHE COS'E' UNA PISTA CICLABILE - Il Codice della strada (articolo 3, punto 39) definisce la pista ciclabile come quella "[...] parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi [...]". In sostanza si tratta di una strada, un percorso, una corsia, riservato alla biciclette, su cui il traffico motorizzato deve essere escluso per migliorare la sicurezza stradale e facilitare lo scorrimento dei veicoli. Inoltre, quando necessariamente lo stesso percorso deve essere condiviso tra ciclisti e pedoni, la pista prende il nome di "ciclo-pedonale".

COME SI COSTRUISCE UNA PISTA CICLABILE - Le norme tecniche di costruzione sone regolamentate dal Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n.557 – Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. Immaginiamo quindi che un progettista che si cimenti nella progettazione di una pista ciclabile abbia bene in mente questo decreto come punto di partenza e di riferimento del proprio lavoro.

06-05-foto-pista-incrocio-via-SicilianiLA PISTA CICLABILE NOCESE - Colorazione - La colorazione scelta per delimitare visivamente le piste ciclabili è di diverse tonalità di rosso per il fondo e segnaletica orizzontale bianca oppure fondo "bianco" (ove il fondo è costituito dalla pietra e non dall'asfalto) e segnaletica orizzontale rossa. Pertanto il paese è disseminato di lunghi attraversamenti ciclo-pedonali a sfondo rosso (vedi foto). I colori, si sa, ad alcuni piacciono e ad altri no, ma la scelta di utilizzare un qualsiasi colore per lo sfondo delle cosiddette "zebrature" non è banale, anzi, ha scatenato a livello nazionale una ditriba che ha portato fino ad un'interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti il quale, in una nota del suo ministero, ha dichiato che "[...] se la colorazione del fondo stradale è localizzata in corrispondenza dell'attraversamento pedonale e realizzata utilizzando vernici, rietra nel campo della segnaletica orizzontale e di conseguenza tale pratica è vietata [...]".

06-05-foto-pista-retro-via-SicilianiSegnaletica orizzontale - La segnaletica orizzontale serve a segnalare ai fruitori delle strada, in questo caso della pista, come comportarsi in quello specifico tratto di percorso. In più di un tratto la pista nocese non è altro che una linea tratteggiata senza alcun criterio su una strada interna poco trafficata.

Layout della pista ciclabile - Su questo punto la pista nocese è uno dei maggiori esempi di anarchia al mondo. Ogni tratto segue le migliori "teorie del caos" tanto che in pochi metri di pista ci si può ritrovare difronte a 3 o 4 06-05-foto-pista-via-VoltaAtipologie diverse di pista ciclabile. E' questo il caso, ad esempio, della zona Cappuccini dove in via Volta sono presenti uno spezzone di pista modello "marciapiede" e cioè sopraelevato rispetto alla sede stradale con fondo realizzato in mattoni ruvidi (ricordiamo che il Decreto Ministeriale sopra citato dice "sulle piste ciclabili deve 06-05-foto-pista-via-VoltaBessere curata al massimo la regolarità delle superfici per garantire condizioni di agevole transito ai ciclisti [...]".

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Il secondo spezzone, invece, è realizzato mediante uno spartitraffico in pietra e fondo stradale asfaltato. Ed a pochi metri dalle due precedenti c'è anche una terza tipologia di pista ciclabile, questa volta senza nessuna delimitazione fisica tra la sede per il traffico motorizzato e la sede per il traffico in bicicletta.

E' questo il caso di via Giotto che costituisce un esempio di pista ciclabile a se stante. Oltre alla pericolosità di non avere alcuna separazione tra le sedi stradali dedicate ai diversi tipi veicoli che vi marciano, la sede stradale non è abbastanza larga per ospitare contemporaneamente i veicoli a motore e le biciclette, sia perchè nessuna segnaletica vieta alle auto di parcheggiare sul ciglio della strada impedendo il traffico a motore sulla corsia ad esso destinato, sia perchè in alcuni tratti la careggiata è troppo stretta e pur non essendoci veicoli parcheggiati, non c'è abbastanza spazio, per le macchine, per attraversare quelle strade senza invadere la pista ciclabile.

06-05-foto-pista-via-GalloNon è tutta da buttare, almeno costruttivamente, la pista ciclabile nocese. Infatti, in via Monsignor Gallo c'è l'ennesima tipologia di pista ciclabile che probabilmente rappresenta il miglior tipo di pista presente a Noci. A voler essere pignoli anche qui i progettisti hanno ignorato una o due regole dettate dal famoso decreto, ma rispetto agli altri scempi, questo è senza dubbio un tratto "ben fatto". Prima di passare alle ultime "notazioni tecniche" sulla realizzazione delle piste ciclabili, merita un piccolo appunto la pista che attraversa il centro storico. Se è vero che le esigenze architettoniche e paesaggistiche non permettono di realizzare una pista ciclabile secondo le regole ministeriali, è anche vero che non si può pretendere di proclamare come pista ciclabile una semplice "grattata" alla pavimentazione in pietra del centro storico.

Tra le ultime notazioni tecniche di carattere generale,valide quindi per l'intero percorso ciclabile, va segnalato che la larghezza delle piste, escluse le strisce della segnaletica orizzontale, è di solo 1 metro, a volte meno, per corsia (larghezza consentita dal decreto solo in casi eccezionali), e l'intero percorso prevede le due corsie di marcia opposta senza alcuna separazione tra le stesse (anche questa soluzione è consentita solo in casi eccezionali. Inoltre, lungo tutto il percorso, le uniche due zone attrezzate per il parcheggio delle biciclette (rastrelliera per parcheggio) sono presenti in Piazza 150° Unità d'Italia e vicino l'ingresso della Biblioteca Comunale.

Infine, non mancano le soluzioni quantomeno bizzarre come quella di rendere a doppio senso, per il traffico ciclistico, alcune strade normalmente a senso unico per il traffico a motore, come nel caso di via G.Fortunato e l'ormai famosa via Giotto

06-05-foto-pista-cartello-cicloCICLO' – LA VIABILITA' CICLISTICA CON ANNESSE VELOSTAZIONI - Merita un discorso a parte questo bel cartello presente in via Castrignano posto all'inizio della pista ciclabile che percorre l'intera via dall' incrocio per Martina Franca fino all'incrocio per la zona industriale. Questa è stata la prima pista ciclabile realizzata a Noci, cofinanziata dalla Comunità Europea con un progetto che appunto prevedeva la realizzazione di viabilità ciclistica con annesse velostazioni. Ma anche in questo caso, chi l'ha progettata non aveva ben chiaro come andrebbero realizzate le piste ciclabili. La pista non ha un inizio (ci sono solo 4 o 5 conetti nello spiazzo di ingresso ad un'abitazione privata), non ha una fine (termina direttamente nel bel mezzo dell'incrocio per la zona industriale senza un'adeguata segnaletica, orizzontale o verticale, con una pericolosità non indifferente), è in completo stato di degrado (le erbacce occupano quasi per intero una delle due corsie di marcia) e soprattutto non c'è l'ombra di alcuna velostazione.

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A CHI SERVE LA PISTA CICLABILE? - A questo punto è lecito porsi alcune domande sull'effettiva utilità pratica di queste piste ciclabili, realizzate con uno standard qualitativo molto basso, ignorando regole ministeriali, e soprattutto non pervedendo alcuno spazio alternativo per il parcheggio delle macchine. Lasciamo ai lettori l'espressione delle proprie opinizioni in merito a quanto riportato da questo articolo ed alle loro esperienze con le piste ciclabili nocesi, ma è doveroso riportare che durante la passeggiata di chi scrive, lungo le piste ciclabili nocesi, avvenuta tra le 12 e le 13 di un sabato qualunque, sono stati incontrati 2 ciclisti che utilizzavano la pista ciclabile, 1 ciclista che nonostante la presenza della pista ciclabile preferiva il transito sulla corsia dei veicoli a motore, e più di 10 veicoli in sosta negli spazi dedicati ai ciclisti.

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