Corteo cittadino contro la chiusura dei reparti al S. Maria degli Angeli: Giù le mani dal nostro ospedale!

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PUTIGNANO (Bari) – Magliette bianche simbolo dei camici ospedalieri e migliaia di cartelli con su scritto “Giù le mani dal nostro ospedale”. Lo scorso martedì 18 luglio, a Putignano, il corteo cittadino organizzato in difesa del S. Maria degli Angeli di Putignano ha raggiunto i risultati, ma soprattutto i numeri, attesi: migliaia di cittadini scesi in piazza per gridare a gran voce stop al depotenziamento del locale presidio ospedaliero, unico punto di riferimento per otto comuni del Sud-Est Barese e che da ospedale di 1° livello rischia seriamente oggi di essere depotenziato dei reparti di rianimazione, ostetricia, maternità e banca del sangue. La scelta di un riordino ospedaliero che in occasione del corteo pubblico organizzato dal comitato cittadino “Giù le mani dal nostro ospedale” ha smosso coscienze provenienti da tutti i paesi limitrofi.

07 20giulemanidalnostrospedale2Il movimento cittadino, partito qualche settimana fa con una prima manifestazione di dissenso inscenata davanti alle porte dell’ospedale putignanese, in seguito all’ennesima amputazione del punto nascite, si è dunque espanso negli ultimi giorni a macchia d’olio, al punto di essere riuscito a raccogliere in Piazza XX settembre a Putignano numerosi manifestanti. Un corteo durato poco ma significativo: in prima fila mamme in dolce attesa ( anche nocesi) simbolo della mobilitazione, oggi in seria difficoltà perché all’oscuro del nome dell’ospedale in cui far nascere i propri figli. Ma allo stesso tempo anche anziani, adulti, giovani e bambini legati al nosocomio per la storia che ricopre.

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In testa al corteo, che dal punto di ritrovo si è mosso verso l’ospedale per poi ritornare in Piazza Aldo Moro, il sindaco della città Domenico Giannandrea con alcuni consiglieri comunali, e rappresentanze delle amministrazioni di altri comuni vicini afferenti al Santa Maria degli angeli di Putignano, tra cui il nuovo sindaco di Sammichele di Bari. Una volta ritrovati qui, il dibattito finale che ha permesso agli organizzatori della manifestazione di poter esprimere alcune piccole verità sino ad ora poco diffuse. Al seguito dell’iter avviato per la difesa dell’ospedale, dopo la sospensiva del Tar e l’intervento della Asl, il primo cittadino putignanese Giannandrea ha dichiarato durante il suo intervento di stare ad operare su due fronti: quello della giustizia amministrativa (appellandosi all’ultima delibera della direzione generale della Asl) e la richiesta di verifica da parte della Procura della Repubblica che tutto ciò costitusca o meno fattispecie di reato.

Non sono mancate, durante il comizio di chiusura del corteo, gli interventi del Dott. Ferruccio Ferrigno e del Dott. Mimmo Mongelli che hanno illustrato tecnicamente le numerose incongruenze e contraddizioni del piano di riordino ospedaliero, cominciati, a detta di Ferrigno, sin dal 2012 quando l’Asl Bari pubblicò un bando (mai espletato) per la nomina del nuovo primario del reparto di ginecologia. Il rischio è che, tra, chiusure e trasferimenti di reparti o di personale anche nei paesi limitrofi, vedi l’ospedale di Monopoli, nel giro dell’ultimo anno la spesa sanitaria sia addirittura aumentata anziché diminuita. Ora si attende la pronuncia del Tar Puglia fissata per il prossimo mercoledì 26 luglio. Seguiremo tutti gli aggiornamenti.

 

Giu le mani dal nostro ospedale

Pubblicato da NOCI24.it su Martedì 18 luglio 2017
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