Guerra tra clan per estorsione e spaccio, 13 arresti

02 11 arresti clan bariBARI - Nelle prime luci dell'alba di ieri a Bari è scattato un blitz congiunto della Polizia di Stato e dei Carabinieri del Comando Provinciale che stanno dando esecuzione a diverse misure cautelari in carcere emesse dal Giudice per le Indagini preliminari di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini, svolte congiuntamente dai Carabinieri (Reparto Operativo di Bari e Compagnia di Triggiano) e dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile), sono state avviate all'indomani dell'efferato omicidio di Rizzo Mario, avvenuto a Rutigliano, cittadina dell'hinterland barese, dove l'uomo fu freddato all'interno di un bar del centro con diversi colpi alla testa. Subito è emerso uno scenario da Risiko, con il feroce clan mafioso barese dei Campanale all'attacco dei più deboli clan del sud della provincia. Prima il tentativo di negoziare un accordo con in clan locali per spartirsi il mercato di droga ed estorsioni, poi il brutale omicidio di Rizzo Mario, colpevole di aver rifiutato di piegarsi ai "baresi" e di aver persino umiliato un luogotenente dei Campanale, arrestato ieri, picchiato e fatto inginocchiare in pubblico, pistola alla tempia, simulando un'esecuzione.

L'omicidio ha spianato la strada alla conquista barese, alcuni clan dell'hinterland si sono alleati con i cittadini per dominare i gruppi meno forti ed imporsi per dominio del traffico di droga ed estorsioni. Forse per ritorsione, i primi taglieggiati sono stati proprio gli imprenditori del territorio controllato dal defunto Rizzo, tra cui anche un'impresa di pompe funebri.

I presunti affiliati al clan Campanale del quartiere San Girolamo arrestati sono tutti pregiudicati. Per i reati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso, detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione, usura ed estorsione sono finiti in carcere il 45enne Leonardo Campanale e suo figlio 28enne Felice, rispettivamente figlio e nipote del boss Felice Campanale ucciso in un agguato mafioso nell’agosto 2013.

In cella anche il 37enne di Conversano Rocco Masotti e il 41enne di Rutigliano Giovanni Zullo, detto 'Pucci Puccì (entrambi già condannati per l’omicidio di Mario Rizzo), il 51enne Nicola Antonio La Selva di Conversano, il 39enne barese Nicola Frappampina, il 32enne di Rutigliano Francesco Busano, detto 'Mongolò, il 38enne di Capurso Giovanni Giancotti, detto 'La Camorra', il 36enne di Rutigliano Erasmo Brescia, detto 'Bidone' o 'Ciambellone', il 35enne barese Gianfranco Ferrante e il 48enne di Rutigliano Michele Carbonara. A quattro persone, Felice Campanale, Brescia, Masotti e Zullo, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere. Arresti domiciliari per due collaboratori di giustizia.

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