Sparatoria del luglio scorso, arrestato terzo complice

11 19 pistola altamuraALTAMURA (Bari) - È stato arrestato ieri mattina anche il complice della sparatoria avvenuta lo scorso 22 luglio, ad Altamura, in via Bassi, tra un gruppo di albanesi residenti in quel centro. Si tratta di un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica.

In quella tarda serata, al culmine di una violenta lite, per futili motivi, uno di essi tirò fuori una pistola dal marsupio ed esplose due colpi all’indirizzo di alcuni contendenti, senza tuttavia riuscire a colpirli, attesa l’immediata reazione di uno dei litigiosi.

Le indagini esperite nell’immediatezza dai Carabinieri intervenuti dopo l’allarme lanciato al 112, permisero di ricostruire la dinamica dei fatti, nonchè di accertare le responsabilità a carico di due fratelli. Il più piccolo, fu arrestato quella stessa notte, con l’accusa di tentato omicidio in concorso, aggravato dall’utilizzo di un’arma da fuoco e detenzione e porto illegale di arma da fuoco clandestina. Suo fratello, invece, riuscì da allora a far perdere le tracce.

L’arma utilizzata, una pistola semi-automatica cal. 9 luger, munita di caricatore contenente ulteriori 10 colpi, fu rinvenuta nel marsupio del 19enne e venne sequestrata, unitamente a due bossoli trovati sul manto stradale.

Dopo mesi di ricerche, questa mattina sono scattate le manette ai polsi dell’albanese 28enne. I Carabinieri lo hanno scovato alle prime luci dell’alba, in un piccolo appartamento mansardato, ubicato in uno stabile della centralissima via Roma, nella città murgiana. Concitate sono state le fasi dell’arresto, che si sono svolte sopra i tetti delle abitazioni facenti parte l’isolato, dove il 28enne ha tentato la fuga per sottrarsi alla cattura, non esitando a “saltare” di balcone in balcone, fino a quando è stato bloccato dai militari che avevano circondato l’edificio. Per lui è stato disposto il trasferimento nel carcere del capoluogo barese.

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