Armi da guerra e un bazooka per assicurarsi la leadership all’interno del clan “Di Cosola”

12 31 carabinieriBARI - Dalle prime ore di oggi è in corso un’ operazione antimafia, in Bari e nell’hinterland, da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale, che stanno eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di diversi personaggi di spicco del pericoloso clan mafioso “Di Cosola”, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, aggravata dall’uso delle armi. Tra essi anche uno gambizzato in città lo scorso 13 novembre. GUARDA IL VIDEO

I riscontri delle indagini, durate mesi, hanno dato corpo alle circostanze riferite dai pentiti, datisi alla collaborazione proprio a seguito di un’altra imponente indagine dei Carabinieri, denominata “Pilastro”, che portò alla sbarra, nell’aprile scorso, ben 64 affiliati. Numerose armi, anche da guerra e persino un bazooka (micidiale materiale recuperato nelle campagne lo scorso 23 ottobre) erano a disposizione degli odierni arrestati per una probabile guerra di mafia in città per la “presa del potere”, che solo la costante pressione delle Forze dell’Ordine aveva potuto scongiurare.

L’operazione “Pilastro”, che durante la primavera scorsa aveva di fatto quasi annientato il clan Di Cosola, ha creato le indispensabili premesse perché il boss dei boss, Antonio, decidesse di collaborare. Di qui altri pentimenti eccellenti a catena che hanno, nell’insieme, delineato un quadro dettagliato che è stato puntigliosamente riscontrato dalle indagini dei Carabinieri relativamente agli elementi più pericolosi rimasti in libertà, in contrapposizione agli storici nemici, gli ”Strisciuglio”.

L’intendimento della Direzione Distrettuale Antimafia è stato proprio quello di estrapolare, attraverso i riscontri dei Carabinieri, quegli elementi a carico dei quattro arrestati, allo scopo di agire con la consueta tempestività per evitare il ritorno in auge dei “di Cosola”, disinnescando la violentissima lotta sorta al suo interno, per acquisirne la leadership ed il controllo criminale delle aree d’influenza in Bari e provincia.

In particolare, è stata documentata l’accesa contrapposizione scoppiata tra le varie articolazioni interne ai gruppi criminali. Lo scontro era già sfociato, nel decorso mese di novembre, in due gambizzazioni.

I provvedimenti sono a carico di:

GUGLIELMI Luigi, 33enne di Bari, pluripregiudicato, affiliato al clan Mercante, il quale è accusato di “gestire” le attività illecite contro il patrimonio, su Bari e Bitritto, principalmente estorsioni e traffico di stupefacenti;

MARTINELLI Giovanni, 48enne di Bari, già affiliato al Clan Di Cosola, pluripregiudicato, già condannato per associazione mafiosa, gerente del traffico di stupefacenti nella zona di Bari, Ceglie e Bitritto;

GIURANO Carlo, 31enne di Grumo Appula (BA), affiliato a Luigi Guglielmi, pluripregiudicato;

SIBILLA Alfredo, 29enne di Bari, affiliato al clan DI COSOLA, pluripregiudicato e “specializzato” nella gestione delle estorsioni, delle rapine, oltreché più volte arrestato per detenzione di armi. 

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