Sicurezza agroalimentare: niente “pane al carbone” per la Befana

01 05 pane carbone vegetaleBARI – Producevano e commercializzavano “pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale”, i dodici panificatori che sono stati denunciati nell’operazione portata a termine dagli agenti della Forestale del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura - Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

I presunti responsabili dovranno rispondere di frode nell’esercizio del commercio e produzione di alimenti trattati in modo da variarne la composizione naturale con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dalla Legge. La preparazione dei prodotti da forno sequestrati avveniva, infatti, attraverso l’aggiunta alle ricette classiche del pane e della focaccia del colorante E153 carbone vegetale, procedimento vietato dalla legislazione nazionale e da quella europea. Tali normative appunto non consentono l’utilizzo di alcun colorante sia nella produzione di pane e prodotti simili, sia negli ingredienti utilizzati per prepararli: acqua, farina, sale, zucchero, burro e latte.

I prodotti sequestrati venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità per la loro presunta capacità assorbente che costituirebbe un ausilio per i disturbi gastrointestinali. Così è scattata le denuncia per i titolari di dodici panifici dislocati nelle città di Bari, Andria, Barletta, Foggia, Taranto e Brindisi.

Gli investigatori della Forestale stanno vagliando la regolarità di altri prodotti alimentari che contengono lo stesso tipo di additivo. “Oltre alle violazioni delle disposizioni sull’utilizzo dei coloranti in campo alimentare, è stato riscontrato anche il non rispetto della normativa italiana in materia di produzione del pane - sostiene il dott. Giuliano PALOMBA del Corpo Forestale dello Stato, Comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura, Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Infatti questa prevede che per la preparazione del prodotto denominato “pane” è consentito, in aggiunta agli ingredienti tradizionali quale sfarinati di grano, acqua e lievito, solo l’impiego di farine di cereali maltati, amidi alimentari e zuccheri.”

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