Perquisizioni a tappeto: acciuffati tre spacciatori grazie alle segnalazioni di decine di cittadini

carabinieriCORATO (Bari) - Una nuova operazione antidroga nel comune di Corato è stata compiuta nella giornata di ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trani e della Stazione di Corato: nel corso di due operazioni distinte, ma effettuate contemporaneamente e riconducibili alla stessa finalità di prevenzione e contrasto della diffusione delle sostanze stupefacenti, i militari dell’Arma hanno tratto in arresto tre persone.

Lo svolgimento di accertamenti speditivi susseguenti ai recenti arresti operati nello stesso comune, hanno consentito di individuare due nuove “centrali” di spaccio. Coscienti della costante attenzione alla materia da parte dei Carabinieri, sempre più frequente è il ricorso da parte degli spacciatori ad espedienti, quale quello dell’incontro/cessione all’interno di abitazioni al riparo di sguardi indiscreti. Su tale fronte è spesso determinante non solo la conoscenza del territorio da parte della forza di polizia, ma anche la collaborazione sempre più frequente da parte di decine di onesti cittadini che, sovente infastiditi dal via vai di persone sconosciute, formulano segnalazioni (anche anonime ed embrionali, ma di vitale importanza) che consentono tuttavia di addivenire a risultati operativi degni di nota. Ed è quindi il caso delle operazioni odierne che considerate nella loro interezza hanno consentito l’arresto di un 36enne e due 27enni, tutti coratini e con precedenti di polizia per la medesima ragione illecita, sopresi a detenere con finalità di spaccio 10 grammi di cocaina, 20 grammi di marijuana, 3 grammi di hashish, il tutto suddiviso in dosi già pronte per la vendita al dettaglio, nonché copioso materiale per il confezionamento. Accompagnati presso la Compagnia Carabinieri di Trani per gli accertamenti di rito, i tre malfattori sono stati dichiarati in stato di arresto, due di essi sono stati tradotti presso la casa circondariale di Trani mentre il terzo resterà ai domiciliari, e tutti resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria poiché ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. 

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