Fiaccolata per Sabino Falco e Antonio Paccione

 

fiaccolata-falco-paccione-1BARI - Sabato 21 novembre 2009, puntuali, alle ore 18,30 è partita da Carbonara la fiaccolata in memoria dei runners Sabino Falco e Antonio Paccione. I due atleti furono investiti, mentre si allenavano, da un'auto guidata da un giovane, da qualche anno patentato, si presume che l'investitore in quell'occasione abbia incalzato il piede sull'acceleratore, forse anche passando con il rosso al semaforo, ma questo noi non lo possiamo sapere con certezza, sarà la magistratura a stabilirlo.

 

Questa triste storia, di vittime della strada, accadde il 23 settembre 2009. La città di Bari rimase scossa da questa tragedia che poteva avere conseguenze ancora più forti se le altre due persone che seguivano Sabino e Antonio non fossero arretrate di un passo indietro.

La Fiaccolata è stata organizzata dall'Associazione Sportiva Dilettantistica "San Nicola Runners" di Bari ed hanno partecipato i familiari delle vittime, ma anche atleti agonisti e amatori, amici, colleghi. Da Castellana Grotte ha partecipato l'associazione "Vivi la Strada .it" ed il comitato costituitosi all'interno della stessa "VOGLIO GIUSTIZIA". Si sono impegnate anche le associazioni di soccorso del 118 A.V.P.A. di Castellana Grotte, Overland Ovunque, l'O.P.E.R. e i RANGERS di Putignano. A guidare il gruppo Tonio Coladonato di "Vivi la Strada .it" e Mariano Belviso, alla partenza da P.zza Umberto, insieme a tanta gente comune che ha voluto unirsi in un momento di raccoglimento per le due vittime.

fiaccolata-falco-paccione-2Le torce accese hanno inteso anche porre l'attenzione sul problema della carenza di spazi appositi allo svolgimento di attività fisica all'aria aperta sia nel capoluogo pugliese che nelle città di provincia. Il corteo illuminato dalle fiammelle partito da Carbonara ha percorso corso Alcide De Gasperi fino ad arrivare a largo Due Giugno dove si è svolto un momento di riflessione, qui ha preso la parola e ha dato la Benedizione un Padre Domenicano della Basilica di San Nicola, dicendo che "la protezione di San Nicola vigila su tutti i podisti e utenti della strada". Sono stati letti messaggi della figlia di Sabino Falco e del responsabile organizzatore dell'evento. Anche l'assessore allo Sport del Comune di Bari ha dato il contributo formale e ha ritenuto che l'importanza e la presenza delle istituzioni in queste manifestazioni, mirate al rispetto delle regole, è importante. Mariano Belviso ha messo in evidenza che bisogna uscire dal dolore e gridare "VOGLIO GIUSTIZIA" che, anche nel caso di Falco e Paccione, è fondamentale. "Se stiamo uniti - ha continuato Belviso - potremo farci sentire, se ci rintaniamo, chi giudicherà non avrà rivali". Tonio Coladonato ha spiegato la forza motrice dell'associazione, ha invitato i parenti vittime delle strada a seguire e portare la loro testimonianza nelle scuole, nelle piazze e in tutti quei posti frequentati da giovani fruitori ed utenti a volte incoscienti sulla strada. Tonio ha replicato che la prima cura di educazione deve partire dalle quattro mura domestiche e si è rivolto ai tanti genitori presenti, dicendo che "è giusto che si dica qualche volta NO! Ai nostri figli, bisogna insistere e far capire il valore della vita e rispettare quella degli altri e seguire le regole e il codice della strada". Coladonato ha ringraziato le forze dell'ordine per tutto il lavoro che svolgono per la sicurezza che danno ai cittadini, ha invitato i ragazzi a non vedere il professionista in divisa come la persona sanzionatrice, ma come un padre di famiglia perché loro lo sono. Un grazie è stato inviato al Corpo dei Vigili del Fuoco e agli Operatori del 118 per l'abnegazione e la professionalità del loro lavoro nel salvare vite umane.

Gianni Ippolito è salito sul palco, anch'egli parente di una vittima della strada, in conclusione dicendo che chi è parente di una vittima della strada si porta dietro il dolore per tutta la vita ed ha ribadito anche che tutti abbiamo voglia di giustizia e chi ha ucciso debba scontare una giusta pena. Anche la Signora Paccione e Falco hanno pregato i presenti di non dimenticare mai Sabino e Antonio, mariti e padri di famiglia tragicamente scomparsi.

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