Operaio morto all'Hotel delle Nazioni di Bari, condannati i vertici aziendali

albergodellenazioniNoci (Ba) – Il 6 novembre 2008, presso i locali dell’ex Hotel delle Nazioni a Bari di proprietà dell’azienda nocese Fimco S.p.a. avvenne un tragico incidente che coinvolse due operai di un’azienda appaltatrice dei lavori di ristrutturazione. Nello specifico, rimasero coinvolti Nicola Cassotta, di anni 35, deceduto dopo una decina di giorni trascorsi in coma e Massimo Reganò, di anni 28, che rimase gravemente ferito ma  se la cavò dopo un lungo periodo di degenza in ospedale.

Nel febbraio dell’anno scorso, il pm dott. Marcello Quercia chiese il rinvio a giudizio di Vito Fusillo, in qualità di Amministratore della società Fimco, e di Saverio Basile, titolare dell’azienda Bm Lift appaltatrice del lavoro di sistemazione degli ascensori. Secondo la ricostruzione operata dal sostituto procuratore, gli operai sarebbero stati impegnati in un’operazione ad oltre 20 metri di altezza, nel vano corsa di un ascensore, svolgendo la loro attività senza il rispetto delle adeguate misure di sicurezza ed antinfortunistiche. Inoltre, le procedure non avrebbero tenuto conto di un Piano operativo di sicurezza e non vi sarebbe stata un’adeguata informazione e formazione professionale specifica. Questi i motivi che avevano indotto il pm, dott. Quercia a chiedere il rinvio a giudizio.

La sentenza è arrivata al termine del rito abbreviato ed il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Bari, dott. Marco Guida, ha disposto per l’amministratore della Fimco Spa, Vito Fusillo, la condanna ad un anno ed otto mesi di reclusione, sospendendo la pena, contro una richiesta della pubblica accusa di ben due anni. Saverio Basile, titolare della ditta che aveva in appalto gli ascensori, è stato condannato ad una pena di due anni ed otto mesi di reclusione.

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