Coniugi arrestati dalle Fiamme Gialle per usura

07-01-117MONOPOLI (Bari) - Due persone, N.L.S. e la moglie S.P. sono stati arrestati da militari della Guardia di Finanza di Monopoli, in provincia di Bari, con le accuse di usura ed estorsione, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo pugliese su richiesta della Procura della Repubblica. La donna e' stata posta ai domiciliari.

I coniugi avrebbero obbligato le proprie vittime a pagare facendoli minacciare da alcuni 'picchiatori' che, in alcuni casi, si sono resi protagonisti di atti di intimidazione e violenza fisica. I due, secondo quanto accertato dagli inquirenti, prestavano soldi a tassi usurari che, in alcuni casi, superavano il 400% annuo, compiendo anche atti di estorsione ai danni di imprenditori edili del sud barese. I coniugi avrebbero obbligato le proprie vittime a pagare le somme, facendoli minacciare da alcuni 'picchiatori' che, in alcuni casi, si sono resi protagonisti di atti di intimidazione e violenza fisica. Il ripetersi di questi episodi ha richiesto un massiccio spiegamento di pattuglie delle Fiamme Gialle sul territorio, in sinergia con le altre Forze di Polizia, allo scopo di prevenire una escalation preoccupante e garantire sicurezza agli imprenditori minacciati. ''Dal sangue vengono e col sangue torneranno'': questa la frase usata dagli usurai per intimorire le proprie vittime e costringerli a pagare gli elevatissimi interessi.

07-07-mazzetteLe indagini sono state avviate nel 2010 quando le vittime, stanche delle continue pressioni ed intimidazioni ad opera di N.L.S., hanno deciso di raccontare tutta la loro storia alla Guardia di Finanza. Sono scattate le indagini ed in poco tempo i finanzieri sono riusciti a ricostruire il vortice usurario in cui era caduto in particolare un gruppo di imprenditori edili di Conversano. Le pretese di denaro avevano superato la soglia del milione di euro. Il sistema usurario era basato su prestiti in denaro contante in cambio di assegni e titoli bancari di valore molto più elevato, il cui incasso avveniva nei trenta giorni successivi. Nel giro di pochi anni, le vittime erano state costrette a pagare centinaia di migliaia di euro, talvolta senza aver ricevuto alcun prestito, circostanza da cui e' scaturita l'ipotesi di estorsione che ha ulteriormente aggravato la loro posizione.

Ciò anche dopo un tentativo di estorsione, di cui si era reso protagonista lo stesso N.L.S. alla fine del 2010, arrestato in flagranza di reato dalla stessa Guardia di Finanza di Monopoli. L' episodio ha innescato le indagini sfociate negli odierni provvedimenti restrittivi. Le indagini proseguono a tutto campo per scoprire ulteriori complicità ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati.

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