Nuovo incarico per il Cap. Petronio, alla Compagnia di Gioia arriva un Tenente

09-29-Cap.Pietro_PetronioGIOIA DEL COLLE (Bari) - Cambio della guardia al Comando Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle. Il Cap. Pietro Petronio (in foto), in carica dal maggio del 2005, sta per cedere il posto ad un altro militare che assumerà l'incarico di dirigere la compagnia. Il capitano Petronio, originario campano, coniugato, con 2 figli, sfodera un curriculum vitae invidiabile.

Laureatosi in Economia e Commercio presso l'Università di Napoli, entra nell'Arma nel 1993 frequentando il 151° corso Allievi Ufficiali presso la scuola di Fanteria di Cesano (Roma). Di qui assume incarichi di comando in area toscana prima di approdare nel 2005 al Comando Compagnia di Gioia del Colle. Tra i riconoscimenti più prestigiosi il Capitano è insignito della Croce d'Argento per anzianità di servizio militare; Medaglia d'Argento al Merito di Lungo Comando e la più particolare Medaglia Commemorativa per l'intervento alle operazioni di soccorso alle popolazioni delle Regioni Umbria e Marche colpite dal sisma del 1997.

Capitano Petronio, sei anni al comando compagnia di Gioia del Colle. Che esperienza è stata?

Sicuramente un periodo di intenso lavoro. Il territorio gestito dalla compagnia comprende ben sette comuni del sud-est barese da Casamassima a Noci. Un lavoro che ci ha tenuti impegnati su tutti i fronti anche con gravi episodi delittuosi e di criminalità con omicidi e rapine efferate.

Quali sono a tal proposito le operazioni che hanno lasciato di più, secondo lei, l'impronta dell'Arma sul territorio?

A dir la verità c'è ne sono diverse. Non ultima quella che ci ha permesso di catturare entrambi gli autori dell'omicidio di Francesco Giordano avvenuto nel marzo 2010 a Casamassima. Un'altra di cui ho vivo ricordo è l'operazione Barracuda, svoltasi nel maggio del 2009 tra le città di Noci e Putignano dove abbiamo individuato e disarticolato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il circondario.

È stato detto che l'Arma dei Carabinieri è da sempre al fianco dei cittadini....

Noi ce la mettiamo tutta per cercare di diventare un punto di riferimento per i cittadini sul territorio in cui operiamo. Non solo quando parliamo della sicurezza pubblica legata a particolari dinamiche ma anche nel vivere quotidiano.

Nell'area ricadente nella circoscrizione della Compagnia di Gioia, quali sono le città in cui si registrano più fenomeni criminosi? E come si inquadra Noci?

In questo momento possiamo dire che stiamo lavorando su tutti i fronti. Nei paesi in cui c'è una maggiore criticità lavoriamo per far si di garantire un alto tasso di sicurezza per tutto il tessuto sociale. Nelle comunità che non rispondono a queste criticità ci occupiamo comunque di non far alzare il tasso di criminalità. In questo scenario Noci rientra nella seconda casistica. È una comunità laboriosa, con un buon tessuto sociale in grado quasi di autoregolamentarsi, ma non per questo abbassiamo la guardia. Attraverso il lavoro di coordinamento con il luogotenente Mar. Lorenzo Zaccaria, lavoriamo per garantire la sicurezza pubblica.

Quali nuove strade, a questo punto, si aprono per lei? Dove andrà?

A giorni mi trasferirò in Umbria dove ho accettato di assumere il comando del Nucleo Investigativo di Terni. Un ruolo che comporterà nuove e più importanti responsabilità. Meno attività di rappresentanza e più lavoro sul campo. Un reparto prettamente investigativo dove condurrò un lavoro d'indagine particolarmente delicato e di alto profilo professionale.

Chi prenderà il suo posto?

Tutto quel che so è che al Comando Compagnia arriverà un Tenente in odore di promozione a Capitano, di cognome Di Benedetto. Il Tenente proviene dal Nucleo Operativo di Riccione.

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