Operazione “Fake brands import”, un nocese ai domiciliari

07-01-volante_finanzaMONOPOLI (Bari) - Figura anche un nocese nell'operazione "Fake brands import" eseguita mercoledì dalla guardia di finanza della compagnia di Monopoli su disposizione del GIP della Procura presso il Tribunale di Bari, che ha portato al sequestro di oltre 20mila articoli contraffatti e all'esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Bari.

Giovanni Colucci, 43enne residente nella cittadina murgiana, secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, era il "grossista" dei giubbini di alcuni noti marchi di abbigliamento. Anche Colucci è finito ai domiciliari. Insieme a lui altre tre persone sono state raggiunte dallo stesso provvedimento, mentre altre quattro, due baresi e due napoletane, risultano indagate.

L'inchiesta avviata due anni fa prende le mosse da un sequestro di abbigliamento contraffatto a Conversano. I soggetti coinvolti sono stati sottoposti a intercettazione e attraverso le loro conversazioni i militari della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura di Bari, hanno stroncato quindi un'organizzazione capillare di produzione, commercializzazione e vendita di scarpe e giubbini contraffatti. I fratelli Cirulli (entrambi agli arresti domiciliari) avevano messo su una vera e propria "azienda della contraffazione" che si muoveva tra la provincia barese e quella napoletana. In questa "azienda" il nocese Colucci era considerato il grossista dei giubbini.

Tutti gli indagati dovranno difendersi dalle accuse di concorso in ricettazione di merce contraffatta e falsificazione dei marchi. Per il materiale sequestrato invece, La Procura di Bari sta vagliando la possibilità che gli oltre 20mila capi sequestrati non vengano distrutti ma, privati del marchio contraffatto, possano essere donati a persone indigenti.

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