Informativa GdF sul sistema Ritella

ritella-francesco-1 PUTIGNANO (Bari) - Auto di lusso, amici importanti, titolare di quote societarie ed appartamenti mastodontici, tutto a reddito zero. È quello che emerge da una informativa della Guardia di Finanza su Francesco Ritella (in foto), indagato insieme al suo socio Angelo Rocco Colonna, sull'inchiesta degli accreditamenti facili per le strutture ospedaliere private. La nota diramata dalla polizia tributaria titolare d'indagine è rimbalzata su alcuni quotidiani nazionali che ne hanno dato ampio spazio.

Secondo la nota, Ritella intratteneva rapporti privilegiati con esponenti politici ex DS tra i quali spiccano i nomi di Massimo D'Alema e Sandro Frisullo. Con alcuni di loro sembra scambiasse regalie, soprattutto per le festività natalizie, e trascorresse le vacanze. Ad incastrare Ritella sono state le dichiarazioni di Lucia Buonamico, dirigente regionale dell'assessorato alla sanità, ed alcune intercettazioni telefoniche intercorse tra lei e il Ritella.

04-21-clinica-GPIITutto il giro di persone gravitanti attorno all'indagato avrebbero funto da volano per far accreditare la Kentron srl, società che gestisce la clinica privata Giovanni Paolo II a Putignano (in foto), alla Regione Puglia per conseguire l'attività ed ottenere finanziamenti. Un passaggio troppo veloce per sfuggire agli occhi degli inquirenti. La Kentron di Ritella passa infatti, nell'arco di due anni, da cantiere all'accreditamento. Il 27 novembre 2007 la delibera 2033 che autorizza la clinica non viene portata in giunta però da Alberto Tedesco, contattato per intercedere al fine di approvare l'accreditamento (quel giorno era assente per motivi istituzionali), ma dall'assessore alla Cultura, Silvia Godelli. (foto 2C per Noci24.it)

I personaggi politici interessati hanno espresso distaccamento dalla situazione in corso. «Viene riportata alla luce - dice Massimo D'Alema in una nota - una vecchia informativa di Polizia, elaborata da alcuni esponenti della Guardia di finanza, con la quale si cerca di coinvolgermi in vicende dalle quali sono totalmente estraneo e di cui non so nulla. Tale informativa, d'altro canto, non ha dato luogo ad alcuna iniziativa giudiziaria né io sono stato mai ascoltato neppure come teste».

Di «assoluta estraneità» parla anche un altro dei politici citati, l'ex vicepresidente regionale Sandro Frisullo: «Alla chiusura delle indagini preliminari - dice in una nota - non risulto fra i soggetti indagati, quindi la mia estraneità ha trovato piena e riconosciuta conferma».

Ovviamente sulla stessa linea dei precedenti è anche Antonio La Scala, legale di fiducia di Ritella che parla così del suo cliente: «svolge esclusivamente attività imprenditoriale, non ha mai svolto attività politica e non fa parte di presunti comitati d'affare. Le amicizie di cui si parla nelle carte attengono alla sfera personale e non configurano alcun reato: Ritella non ha mai millantato conoscenze di personaggi pubblici per trarne indebito profitto».

04-21-ingresso-GPIILa nota non parla però di come Francesco Ritella conducesse una vita da nababbo dichiarando un reddito pari a zero al fisco. Francesco Ritella infatti deve chiarire come vivesse nell'agio senza dichiarare nulla. "E' faccendiere con conoscenze nel mondo politico e dell'alta finanza - lo descrivono i militari nella stessa nota - il dominus della Kentron è socio di un gran numero di società, verosimilmente non operative, nel settore dei supermercati e delle carni. Ricopre la carica di Presidente nella società di calcio Noci A. D. Pur non dichiarando alcun reddito conduce una vita agiata, dispone di un'auto di lusso (guida un Audi A8 a spese della Kentron), di un ufficio in pieno centro a Bari e di un immobile di valore in Putignano. Il suo nome - vanno avanti i finanzieri - è risultato implicato nelle vicende del crac miliardario del gruppo Carlone (Supermarcati) di Bari". Tutto ciò ha avvicinato Ritella alla figura del "faccendiere" così come lo è Giampaolo Tarantini. Entrambi sono indagati dalla Procura della Repubblica di Bari.

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