Ordigno sul pianerottolo del rivale, arrestato imprenditore

05-24-polizia-squadra-mobilePUTIGNANO (Bari) - Avrebbe piazzato con minuzia di particolari una bomba rudimentale davanti alla casa di un collega imprenditore rivale, ma l'attentato non è andato a buon fine perché la miccia si è spenta prima di raggiungere l’ordigno. Così gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Bari hanno arrestato un imprenditore 56enne di Putignano.

In un primo momento l'accusa mossa dagli inquirenti a suo carico era di strage e detenzione di armi da guerra, ma poi il GIP al momento della convalida dell'arresto ha derubricato l'imputazione a tentata violenza privata e detenzione di armi da guerra. Secondo quanto ricostruito dalle fonti investigative pare che l'imprenditore putignanese avesse un contenzioso aperto con il rivale per dei lavori svolti ma non retribuiti, così il putignanese ha pensato bene di tentare di vendicarsi. Nella notte tra martedì e mercoledì scorso a Bari, il 56enne imprenditore edile, ha posizionato delle molotov sul pianerottolo di un appartamento all'ottavo piano di Corso Mazzini a Bari dove risiede il collega-rivale. Le molotov sono state agganciate ad una miccia imbevuta di benzina che poi è stata dipanata fino al portone d'ingresso dell'immobile. Qui il 56enne avrebbe innescato l'accensione ma nel percorso di otto piani fino alle molotov qualcosa dev'essere andato storto e la fiamma si è spenta. A dare l'allarme poi alla Polizia è stata la moglie dell'imprenditore attentato che per prima si è accorta del forte odore di benzina e delle molotov posizionate sul pianerottolo di casa sua. Grazie alle telecamere di sorveglianza di un'attività commerciale sita proprio in Corso Mazzini, gli agenti della mobile sono riusciti a risalire all'attentatore bloccato successivamente in quel di Putignano. Adesso l'uomo si ritrova circoscritto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. 

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