Di strada si muore, la figura di Franco Paolillo e la SS172

05-31-serata-paolilloPUTIGNANO (Bari) - Non abbassare mai l'attenzione sulle sciagure stradali specie se si tratta di strade del territorio ed il coinvolgimento di persone conosciute. È il monito che lancia l'associazione di prevenzione e sicurezza stradale vivilastrada che lunedì ha organizzato una serata evento per illustrare lo stato d'avanzamento dei lavori sulla SS172 dei trulli, e per ricordare la figura di Franco Paolillo che su quella strada ha perso la vita.

Nell'aula consigliare del Comune di Putignano (foto in alto) il presidente dell'associazione Piero Longano e l'addetto alle relazioni col pubblico Tonio Coladonato, coordinati dallo speaker Patrizio Pulvento, hanno indicato ai convenuti qual è il ruolo dell'associazione e l'importanza della cultura stradale. Alla presenza di molti componenti dell'amministrazione putignanese, si è dato ricordo alla figura di Franco Paolillo. Amministratori vecchi e nuovi, tra cui l'ex sindaco Giovanni D'Ambruoso, il presidente del consiglio comunale Pietro Sportelli, il Vicesindaco Modesto Angelini, e l'Ass. Giuseppe Genco, hanno espresso, ognuno a suo modo il ricordo del più giovane assessore della storia di Putignano. Franco Paolillo infatti, espressione della DC, era assessore allo sport e al turismo quando il 23 marzo del 1975 muore a causa di un sinistro stradale sulla SS172 nel tratto Putignano-Turi, oggi oggetto di lavori di messa in sicurezza tramite rotatoria. Aveva appena 28anni. Commosso anche l'intervento di Don Battista, sacerdote in Putignano amico del Paolillo col quale hanno condiviso gli anni della giovinezza ed organizzato molte iniziative culturali.

05-31-longano-gigantescoLa seconda parte della serata si apre invece con la descrizione della SS 172 dei trulli (oggi ribattezzata "della morte"). «La SS172 - dichiara Coladonato - fa paura. È una strada che va presa con le pinze. Una strada che provoca centinaia di sinistri mortali». Non ne fa scudo il Vice Commissario della POLSTRADA Giovanni Recchia, Comandante della sezione distaccata di Castellana Grotte: «i veicoli sono sicuri, le strade lo stesso. In realtà è la prevenzione e l'attenzione alla guida che spesso mancano e che sono tra le cause principali di sinistri stradali anche mortali». Importante è anche la voce del Giudice di Pace del territorio avv. Tiziana Gigantesco (in foto) la quale ribadisce il concetto di attenzione collegandolo alla normativa in vigore: «non si trasgredisce alla norma - dice - solo quando si è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcolemiche. Si trasgredisce anche quando si parla al cellulare senza l'ausilio dell'auricolare o non si indossa la cintura di sicurezza. Ed un anno senza patente è dura per le abitudini odierne». Insomma mai abbassare la guardia, tantomeno sulla strada.

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