Rifiuti tra gli uliveti, sequestri e denunce

12-12-sequestro-cfs-bariBARI - Doppia operazione negli ultimi giorni da parte degli uomini del Comando Stazione forestale di Bari contro gli smaltimenti illeciti di rifiuti. Nel corso della prima, i Forestali hanno effettuato il sequestro di un terreno sito tra l'agro di Bari – Loseto e l'agro di Bitritto (BA), in parte incolto e in parte coltivato ad oliveto, esteso per una superficie di circa tre ettari. 

Sul suolo infatti vi era la presenza di rifiuti misti provenienti da attività di costruzione e demolizione distribuiti sull'intera superficie delle particelle per uno spessore medio di circa 5 cm. La quantità dei rifiuti, in considerazione della distribuzione, è calcolabile in circa 1.500 metri cubi. Gli stessi proprietari dei terreni in questione, ammettevano di aver depositato il materiale, proveniente dalla loro attività di recupero sita nella stessa località, recuperato e ridotto, senza alcuna autorizzazione.

Il sequestro è stato posto in essere per la violazione dell'art.256 comma 1 lett. a) del D.Lvo n°152/2006 in quanto trattasi di operazione di smaltimento abusivo di rifiuto, sussistendo il pericolo che la libera disponibilità delle cose pertinenti al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati. Denunciati all'Autorità Giudiziaria i due proprietari, entrambi di Bari.

Sempre gli uomini del Comando Stazione Forestale di Bari, hanno operato il sequestro di un altro terreno sito a Bari – Loseto, coltivato quasi esclusivamente ad oliveto, esteso per una superficie complessiva di circa mezzo ettaro. Stavolta sul suolo i forestali hanno riscontrato la presenza di presunti fanghi di depurazione di acque reflue di provenienza non definibile, distribuiti in modo irregolare lungo i filari del sesto di impianto per uno spessore variabile medio di circa 10 cm. Il conduttore delle particelle, escusso a sommarie informazioni, ha dichiarato di non essere in possesso delle autorizzazione previste dalla normativa vigente. Si configura quindi una utilizzazione di fanghi in terreno agricolo non consentita perché non rispettati i precetti di cui al D.Lgs. 27.01.1992 n°99 e altresì abusiva perchè carente di titolo autorizzativo. 

Si è quindi proceduto al sequestro dell'area suddetta per evitare il perdurare della situazione e l'aggravarsi delle conseguenze dello smaltimento illecito. Denunciato all'Autorità Giudiziaria il conduttore delle particelle, residente a Bitritto. Sono inoltre state richieste analisi di merito finalizzate alla verifica dell'eventuale superamento delle concentrazioni soglia di rischio.

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