Lotta ai reati tributari: il resoconto dell’attività 2013 della GdiF

finanza-ufficio-gdfBARI - Il Comando Provinciale di Bari della Guardia di Finanza ha reso pubblici i risultati della propria attività riguardanti l'anno 2013. A coronamento di un'intensa attività istituzionale i risultati di rilievo sono da considerarsi tanto sotto l'aspetto quantitativo, quanto e soprattutto sotto quello qualitativo. Nella lotta alle illegalità finanziarie, le "ispezioni" eseguite (1.621) sono state avviate, oltre che di iniziativa, anche su attivazione di specifici piani d'intervento progettati dai Reparti Speciali del Corpo in base a precise analisi di rischio.

finanza-operativo-117Nel settore primario del contrasto all'evasione fiscale – dove vanno soprattutto segnalati gli interventi volti a contrastare i reati che vengono perpetrati nel campo finanziario e societario, caratterizzati da una preliminare e complessa analisi economica e finanziaria che costituisce peculiarità e patrimonio operativo del Corpo. Oggetto delle ispezioni fiscali sono state tutte le categorie economiche, fra cui anche studi professionali. L'azione di controllo ha posto in luce alcuni casi, particolarmente "fantasiosi", messi in atto per evadere. Per questo specifico comparto operativo sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari 291 soggetti di cui 9 tratti in arresto.

Inoltre, per conferire ulteriore efficacia all'effettivo recupero delle imposte evase, sono state avanzate all'Agenzia delle Entrate 140 proposte di applicazione di misure cautelari amministrative, ex art. 22 D.lgs. 472/97, a garanzia di crediti erariali per un valore di oltre 121 milioni di euro. 147 sono state, invece, le proposte di "sequestro per equivalente", avanzate all'Autorità Giudiziaria per reati tributari, che hanno riguardato beni per un valore complessivo pari ad oltre 63 milioni di euro; di questi 29 i provvedimenti di sequestro "per equivalente" eseguiti, per un ammontare patrimoniale di circa 10 milioni di euro. Dalla specifica attività di servizio sono emersi 167 casi di soggetti sconosciuti al fisco ovvero "evasori totali" e 43 "evasori paratotali", per un recupero complessivo di imponibile sottratto a tassazione pari a 317 milioni di euro ed IVA dovuta per oltre 46 milioni di euro.

Le operazioni condotte non hanno riguardato solo il sommerso d'azienda ma anche quello di lavoro. In tale contesto, sono stati individuati 611 lavoratori in nero e/o irregolari nei più svariati comparti dell'imprenditoria e del commercio. Al riguardo, va evidenziato, che nel decorso anno 2013 sono stati 124 i contribuenti che hanno aderito ai verbali di constatazione redatti dalle Fiamme Gialle, procedendo al versamento diretto, nelle casse dell'Erario, delle imposte relative ad oltre 2,5 milioni di euro recuperati a tassazione ai fini delle II.DD., così riconoscendo, evidentemente, la fondatezza dei rilievi mossi. Nel corso della scorsa annualità, sono stati eseguiti oltre 8.700 interventi in materia di mancato rilascio di scontrino e ricevuta fiscale con la constatazione di 2.300 violazioni, pari ad oltre il 26% delle attività ispettive. 177 i provvedimenti di chiusura notificati a quelli esercizi che più di 4 volte, nell'arco di un quinquennio, hanno omesso il rilascio del documento fiscale.

Il Comando Provinciale di Bari nel corso del 2013 ha predisposto 12.407 pattuglie in servizio "117", che hanno operato 24 ore al giorno sia per il controllo del territorio che per finalità di polizia economico-finanziaria. Sono state 832 il totale delle segnalazioni ricevute nella decorsa annualità e hanno riguardato irregolarità inerenti il rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, irregolarità sui prodotti energetici, spaccio di sostanze di stupefacenti ed altro ancora.

«In sostanza, - scrive la Guardia di Finanza - l'orientamento delle Fiamme Gialle baresi, in sintonia con quello del Comando Generale del Corpo, è indirizzato verso un calibrato numero di controlli ispettivi, rigorosamente selezionati tra i soggetti che denotano maggiore sensibilità fiscale. Nella pianificazione delle attività ispettive, non sfuggono le categorie professionali, solo in ricorrenza di idonei presupposti. L'azione ha dato già i risultati auspicati: diminuiti gli interventi, sono aumentati i risultati. E' questo il futuro della Guardia di Finanza nel settore fiscale: mirare ad un più attenta azione informativa e preparatoria per elevare la qualità degli interventi».

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