Frodi a carico del bilancio nazionale e locale, consuntivo 2013 della GdiF

02-07-braccianti agricoliBARI - I loro congiunti erano ormai deceduti da tempo, ma c'era chi aveva pensato bene di tenerli virtualmente in vita percependo, così, un buon vitalizio. La Guardia di Finanza di Bari, nell'ambito di un rapporto di collaborazione già avviato con il locale Istituto Previdenziale nel 2011 e conclusosi lo scorso anno, ne ha scoperti ben 641 soggetti, per i quali è scattata la denunzia alla competente Autorità Giudiziaria per truffa. Oltre un milione l'ammontare dei sussidi, illecitamente riscossi.

L'attività eseguita si colloca in uno di quei settori particolarmente monitorati dalle Fiamme Gialle baresi, nell'ambito delle attività a tutela della spesa pubblica nazionale e/o locale che ha portato nel corso del 2013 all'esecuzione di 306 interventi, all'esito dei quali sono stati denunziati all'Autorità Giudiziaria complessivamente nr. 1.276 soggetti di cui 3 tratti in arresto. Accertati finanziamenti indebitamente percepiti per circa 71 milioni di euro.

Tra le altre attività di servizio più significative è appena il caso di ricordare:

- L'operazione denominata "D'Artagnan" (Nucleo pt Bari ed appartenenti del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Bari e di Ravenna), che ha permesso l'arresto di due soggetti resisi responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni del lo Stato, abuso d'ufficio, reati contro la fede pubblica, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali.
L'attività ha, inoltre, permesso il sequestro dell'area destinata al nuovo porto di Molfetta (BA), il cui valore ammonta a circa 42 milioni di euro, oltre alla somma residua del finanziamento pubblico (pari a 33 milioni di euro) e non ancora utilizzata dal Comune di Molfetta (BA).
Le indagini hanno messo in evidenza come un ingente fiume di denaro pubblico sia stato veicolato a favore di quel Comune per la realizzazione della diga foranea e poi del nuovo porto commerciale, grazie ad una serie di atti illegittimi ed illeciti, di interferenze amministrative e di condotte fraudolente che hanno provocato l'esborso complessivo di circa di 83 milioni di euro, senza che l'opera sia stata realizzata e senza speranza di conclusione, nei termini previsti, considerata la presenza di ordigni residuati bellici nei fondali marini oggetto dei lavori.

- La maxi truffa ai danni dell'I.N.P.S. da parte di 618 " falsi braccianti agricoli", scoperta dai Finanzieri del Gruppo Bari al termine di una complessa ispezione fiscale e dalle successive articolate indagini di polizia giudiziaria eseguite nei confronti di una società cooperativa di Bari che commercializzava prodotti ortofrutticoli nei comuni di Mola di Bari, Casamassima (BA) e Brindisi.
L'attività ispettiva, che ha riguardato le annualità dal 2009 al 2011, ha fatto emergere che l'impresa verificata non possedeva terreni ed attrezzature tali da giustificare sia il numeroso personale alle proprie dipendenze che le conseguenti giornate di lavoro agricolo certificate all'Istituto di Previdenza"".

- Non può sfuggire all'elencazione la scoperta dei falsi invalidi (non vedenti o affetti da altre gravi patologie) tutti accumunati da un unico obiettivo, quello di truffare lo Stato. I due soggetti molfettesi, i quali da buoni germani condividevano tutto, anche il falso problema del "non vedere", che seguiti e filmati dalle Fiamme Gialle nella loro quotidianità, svolgevano le attività più disparate, quali: accompagnare il figlio a scuola, recarsi da solo al supermercato, selezionare con cura sugli scaffali i prodotti da acquistare, scendere con disinvoltura le scale della stazione ferroviaria per prendere il treno, parcheggiare un'autovettura, attraversare pericolosi incroci stradali, ecc... Il soggetto barese che, pur risultando affetto da una grave infermità, che gli avrebbe impedito di svolgere nella vita quotidiana qualsiasi azione, costringendolo a letto e a far uso di macchinari per la ventilazione artificiale, svolgeva una normale attività di relazioni esterne alla propria abitazione ed operazioni assolutamente incompatibili con le patologie riconosciute.

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