Occultavano armi per attività venatoria, denunciati due bracconieri

05-07-forestale-alta-murgiaRUVO DI PUGLIA (Bari) - Dopo una lunga attività di indagine con osservazioni e appostamenti in un'area isolata del Parco Nazionale dell'Alta Murgia in località "Jazzo Rosso" dell'agro di Ruvo di Puglia, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia - Comando Stazione di Ruvo di Puglia hanno colto in flagranza di reato due individui di anni 65 e di anni 66, entrambi di Gravina in Puglia che si apprestavano ad eseguire una illecita azione di caccia notturna al cinghiale.

Le operazioni di polizia giudiziaria ha permesso di accertare un'attività di caccia illecita effettuata con due fucili riportanti i numeri di matricola, di cui uno risultato rubato nel 2009 e l'altro di provenienza ignota, che i due bracconieri avevano occultato appositamente sul luogo prescelto per la successiva caccia. Entrambe le armi erano state occultate unitamente al munizionamento nel folto della vegetazione spontanea, rispettivamente in un tubo in PVC a perfetta tenuta stagna e in un sacca ricavata da una camera d'aria di un pneumatico. Sul sito era stata predisposta con dell'olio minerale esausto, con dello sfarinato di cereali e del cibo avariato, una pastura al fine di attrarre i selvatici per il successivo abbattimento.

L'azione della Forestale ha scongiurato l'abbattimento della fauna. Le successive indagini hanno acclarato che uno dei due individui era in possesso di regolare licenza di caccia mentre l'altro con uno specifico precedente di polizia in materia di armi non possedeva alcuna abilitazione. Le indagini successive dei forestali del Comando Stazione di Ruvo di Puglia su disposizione del P.M. titolare saranno volte ad accertare l'esatta provenienza dell'altra arma al momento ignota.

I due bracconieri dovranno rispondere di ricettazione, di gravi reati in materia di armi (detenzione e porto) oltre alle violazioni penali in materia di tutela di aree protette e di caccia illegale. La Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Trani ha già convalidato il sequestro dei due fucili e del munizionamento effettuato d'iniziativa dal Corpo Forestale dello Stato.

"Nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia – dichiara in Commissario Capo Giuliano Palomba - è vietata la cattura, l'uccisione, il danneggiamento e il disturbo di tutte le specie animali, e quindi è assolutamente illegittima l'attività di caccia. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno intensificato negli ultimi mesi il controllo sull'attività di bracconaggio. Anche nell'ultimo anno diverse sono le persone che sono state denunciate all'Autorità Giudiziaria per aver esercitato l'attività di caccia all'interno del Parco o nelle zone limitrofe. Purtroppo i bracconieri nonostante i controlli effettuati dagli uomini del C.T.A di Altamura e dai Comandi Stazione di Ruvo Altamura, Gravina, Andria continuano l'attività non legale, e per eludere i controlli dei Forestali pongono in essere sistemi di caccia non convenzionali, facendo uso di tecniche di caccia silenziose, con l'ausilio anche di mezzi vietati. L'attività di indagine messa in atto dai Forestali anche con l'ausilio di telecamere, ha evidenziato la caccia attraverso l'investimento degli stessi animali con potenti autovetture, l'utilizzo dei lacci d'acciaio, vere e proprie trappole per tutta la fauna selvatica e l'utilizzo di armi che vengono nascoste nei boschi. E' in corso di accertamento l'uso di balestre".

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