Contributo ai Consorzi di Bonifica, monta la rabbia dei Forconi

logo-forconi-pugliaBARI - In questi giorni gli agricoltori pugliesi stanno ricevendo avvisi di pagamento da parte dei "CONSORZI DI BONIFICA" per la riscossione del cosiddetto contributo 630 bonifica anno 2014. Tale contributo, secondo le leggi regionali n. 12 del 21/06/2011 e n. 4 del 13/03/2012, obbliga i proprietari di immobili ricadenti nei comprensori dei consorzi a pagare somme che raggiungono anche 100,00 € per ettaro; tutto questo entro il 30 giugno. 

E' tanta la rabbia degli agricoltori alla lettura dell'avviso di pagamento. Per tutti i terreni bisogna pagare la "bonifica". Ogni agricoltore può testimoniarlo, da decenni non si eseguono lavori pubblici di bonifica ed ognuno a proprie spese provvede a salvaguardare i propri bene. Ma adesso la regione obbliga a pagare anche questo servizio inesistente. 

La rabbia aumenta quando si legge che questo contributo è richiesto anche dal "CONSORZIO DI BONIFICA TERRE D'APULIA". Un ente tristemente noto agli abitanti delle campagne delle provincie di Bari e Taranto, perché gestisce la fornitura di acqua. Anche in questo caso un disservizio totale: fornitura che manca per giorni senza nessun preavviso, qualità pessima con presenza anche di ruggine nell'acqua, assenza di manutenzione, nessuna assistenza; tutto questo a fronte di 235 € di costi fissi e di tariffe che raggiungono i 3€ al metro cubo. La tariffa più alta d'Italia. 

Tanta e la rabbia e tanti sono i dubbi: Perché la regione affida a questi enti inefficienti anche la gestione della bonifica delle zone rurali? Perché la regione ha stanziato 18 milioni di euro ai consorzi? E perché adesso chiede agli agricoltori queste somme esorbitanti? Forse perché sono enti che servono alla politica ed ai sindacati. Forse perché i soldi del contributo di bonifica servono solo a sanare i bilanci in rosso di questi enti. Forse è indispensabile salvare questi postifici. Probabilmente questi rimarranno sempre dei "forse", anche perché questi enti non sono soggetti a controllo della corte dei conti... chissà perché! L'unica certezza è che questo contributo, se non verrà abolito, sarà la condanna a morte per centinaia di aziende già messe in ginocchio dagli ultimi eventi climatici e dalle condizioni di mercato avverse. 

Il movimento dei Forconi annuncia massicce mobilitazioni se non si prederanno provvedimenti urgenti per abolire questo balzello assurdo. Solo pochi giorni fa, lo stesso movimento, ha manifestato sotto la Regione Puglia per contestare le tariffe pazze del "consorzio terre d'apulia". Ottenendo la proroga delle scadenze delle bollette al 30 Settembre 2014 e permettere in questo lasso di tempo la ricerca di una soluzione. Si chiede che sia adottato immediatamente questo provvedimento anche per il contributo di bonifica, per arrivare poi al definitivo annullamento.

                                                                     Giuseppe Caponio

                                                                     FORCONI PUGLIA

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