Dipendente Enel estorce soldi ad imprenditore in difficoltà, arrestato

carabinieri-arresto-2BARI - Alla fine si è rivolto ai Carabinieri un imprenditore barese, titolare di un'azienda di lavorazione marmi, esasperato dalle ripetute richieste di denaro da parte del responsabile di un punto distribuzione di energia elettrica della città. La vicenda nasce alla fine del 2013 quando l'imprenditore, in serie difficoltà economiche, dopo un lungo contenzioso non riesce più a pagare la bolletta della luce e si vede tagliata improvvisamente la fornitura.

Seguono ulteriori contatti, bollette, rateizzazioni, ma le difficoltà economiche continuano e per l'imprenditore il piano di rientro proposto dalla società di gestione risulta troppo oneroso, non ce la fa.

Arriviamo al mese scorso, l'imprenditore barese si reca in uno sportello al pubblico per cercare una soluzione che gli consenta di continuare la propria attività, magari pagando il pregresso con rateizzazioni più favorevoli. E' li che si vede rispondere un inquietante " … nessuno fa niente per niente …". Non ci vuole molto prima di arrivare alla richiesta di denaro sottobanco. La vittima tira fuori tutto quello che ha in tasca, 300 euro, è li consegna al responsabile che non contento ne chiede altri 200 per il pomeriggio. L'imprenditore è combattuto ma non ha scelta, se vuole continuare a lavorare deve pagare, e così fa consegnando il resto della somma. L'elettricità viene riallacciata, il lavoro può continuare.

Sembra tutto risolto ma non passa molto prima che arrivino altre comunicazioni ufficiali annuncianti l'imminente distacco dell'elettricità per morosità. L'imprenditore si reca nuovamente dal responsabile della società di gestione e riceve un'ulteriore richiesta di 500 euro contanti, l'uomo è disperato e preleva gli ultimi 200 euro che gli rimangono, consegnandoli. Ma il responsabile insiste, serve tutta la somma altrimenti niente corrente.

La rabbia e la disperazione prevalgono e convincono l'imprenditore a recarsi dai Carabinieri della Compagnia di Bari – Centro e denunciare tutto. Viene informata la Procura della Repubblica e il Pm di turno assume la direzione delle indagini, i Carabinieri preparano una consegna controllata dell'ultima somma richiesta. Le banconote vengono fotocopiate, 6 pezzi da 50 euro. Sono le 9 di mattina, scatta l'operazione a cui partecipano anche i responsabili della sicurezza dell'azienda, non meno interessati dei Carabinieri a fare luce sull'accaduto. La vittima si presenta presso lo sportello di via Capruzzi, entra e consegna 300 euro, divisi in sei banconote da 50. Pochi minuti e irrompono i Carabinieri, il responsabile del centro capisce che non c'è nulla da fare e senza opporre resistenza tira fuori dalla tasca la mazzetta appena riscossa. L'uomo 39 anni originario di Napoli e incensurato viene arrestato con l'accusa di estorsione aggravata.

L'arresto viene convalidato e le accuse confermate, il Giudice per le Indagini Preliminari dispone gli arresti domiciliari.

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