Arrestato "Pinucciu u Drogat", colpo al clan Mercante

finanza-arrestoBARI - Nella tarda serata di venerdì 25 luglio, a Bari, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, ed in particolare la Squadra Mobile della Questura ed i militari del GICO, hanno arrestato congiuntamente Giuseppe Mercante, 53enne, detto "Pinucciu u Drogat", ritenuto a capo dell'omonimo clan operante in Bari quartiere Libertà.

Il provvedimento restrittivo, esecutivo di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bari, segue al passaggio in giudicato della sentenza di secondo grado che ha sancito la condanna a 4 anni di reclusione del Mercante, riconosciuto colpevole del reato di usura commesso in danno di un imprenditore edile grumese. Il coinvolgimento dell'arrestato nei fatti illeciti attribuitigli era già emerso nell'ambito dell'indagine, convenzionalmente denominata "Belfagor", condotta dai militari del GICO della Guardia di Finanza di Bari, sfociata nel marzo del 2011 nell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti, oltre che del Mercante, di altre quattro persone ritenute a vario titolo responsabili dei reati di usura, esercizio abusivo dell'attività finanziaria ed estorsione in danno di vari imprenditori baresi.

Più in particolare, nel corso delle citate investigazioni, è stato accertato che il Mercante, unitamente a Leonardo Fortunato, di 64 anni, ed a suo figlio Angelo, di 46 anni, entrambi residenti a Bitonto, avevano preteso da un imprenditore edile di Grumo Appula il pagamento di interessi usurari del 66% su base annua a fronte di un finanziamento di euro 150.000,00, costringendo, altresì, la vittima ad assumere presso la sua società il figlio di uno degli usurai.

A seguito della cattura, il Mercante è stato tradotto nella casa circondariale di Bari dove dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione atteso che dai 4 anni di condanna inflitti con la sentenza d'Appello è stato sottratto il periodo di detenzione già scontato nella fase di custodia cautelare.

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