Fallimento Ilcam: la Procura richiede il carcere per Ritella

ritella-francesco-1NOCI (Bari) - Continua la saga giudiziaria dell'ex patron della Polisportiva Calcio Noci nonché imprenditore nocese (poi trasferitosi a Putignano) Francesco Ritella. Il suo nome ed il suo volto calcano di nuovo le pagine dei quotidiani nazionali (Gazzetta e Corriere ndr) che riportano l'ennesima pagina della sua vicenda giudiziaria. Secondo quanto riportato dalle testate giornalistiche nei giorni scorsi la Procura avrebbe richiesto la custodia cautelare in carcere per l'imprenditore finito agli arresti il 17 giugno scorso per aver causato la bancarotta fraudolenta della società Ilcam spa da lui gestita.

Agli arresti sono seguiti i domiciliari e poi la rimessa in libertà con divieto di dimora in Puglia. Proprio quest'ultimo provvedimento ha fatto scattare la richiesta del procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno per il quale "il rischio di reiterazione della condotta criminosa non viene meno per il dichiarato fallimento della Ilcam e per la sostituzione degli organi sociali della Kentron". "La condotta di Ritella - dice la Procura – è un tutt'uno da circa dieci anni. Ritella ha svuotato le casse della Ilcam per costituire la Kentron, e stava svuotando le casse della Kentron fino all'intervento dell'autorità giudiziaria".

Per la magistratura barese, Ritella è una persona "priva di scrupoli che non esiterà a commettere reati della stessa specie" e "tale esigenza cautelare non può essere assolutamente garantita dalla misura del divieto di dimora nella Regione Puglia perchè lascia Ritella libero di circolare per il territorio dello Stato, non recide in alcun modo i contatti che egli ha dimostrato di avere nel mondo economico e bancario e gli consente pertanto di poter continuare a svolgere in modo incontrollato i suoi affari".

Per quanto riguarda invece le indagini sulla presunta appropriazione indebita commessa ai danni della Kentron: "Ritella – scrive la Procura – non ha esitato a distruggere una realtà economica di rilievo (la Kentron è clinica accreditata dalla Regione Puglia), con 160 persone che vi lavorano".

Il Tribunale del Riesame di Bari si è riservato di decidere sulla richiesta di arresto. Per la vicenda Ilcam Ritella rischia non solo l'arresto ma anche il rinvio a giudizio insieme con altri 14 imputati (l'udienza preliminare è fissata a gennaio 2015).

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