Sgominata la banda degli oggetti sacri, 5 denunce tra cui un nocese

01 15cc campana bronzeaNOCI (Bari) - Si chiude il cerchio attorno all'attività investigativa eseguita dai Carabinieri di Noci in merito alle opere trafugate all'interno della chiesetta rupestre di San Giuseppe. Se infatti gli uomini dell'Arma lo scorso 2 gennaio avevano rinvenuto parte della refurtiva trafugata e denunciato una persona, oggi le Fiamme d'Argento hanno completato il lavoro d'investigazione recuperando tutta la refurtiva e denunciato cinque persone, tra cui un nocese.

01 15 chiesetta san giuseppeL'attività svolta dai carabinieri ha preso avvio nel settembre scorso a seguito della denuncia sporta dai proprietari della masseria "Giordano Don Marcellino", sita in località Caprio Di Pace a circa 2km dal centro abitato sulla via vecchia per Putignano. I ladri avevano fatto razzia di tutte le opere e oggetti sacri che la piccola chiesetta rupestre di San Giuseppe (in foto) custodiva. La stessa inoltre è riconosciuta quale patrimonio storico della Murgia dei Trulli. I carabinieri, coordinati dal Lgt Mar. Lorenzo Zaccaria, sono riusciti nell'arco di pochi mesi a ricostruire l'intera dinamica della vicenda ed individuare i cinque componenti della banda che hanno messo a segno il furto. Dopo l'individuazione del primo componente, un 39enne di Alberobello detenuto agli arresti domiciliari presso una cascina in agro di Martina Franca, i carabinieri della stazione locale hanno individuato gli altri componenti della banda. Tre gli autori materiali del furto residenti rispettivamente a Noci, Martina Franca ed Alberobello. Un secondo ricettatore invece è di Putignano. Sono stati tutti denunciati in stato di libertà e dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso e ricettazione.

0115 materiale campanaTra il materiale recuperato invece, oltre alle tele di San Francesco Da Paola, risalente al sec. XVII e due tavole raffiguranti San Paolo e San Pietro, risalenti alla seconda metà del sec. XV già recuperate e riconosciute quale patrimonio di immenso valore artistico dalla Sovrintendenza dei Beni Artistici e Architettonici di Bari-Bat, oggi si aggiunge la campana bronzea che sormontava la piccola chiesetta rurale dislocata all'interno del complesso rustico indicato quale luogo del furto. La campana e gli altri oggetti recuperati oggi sono stati rinvenuti all'interno dell'abitazione di un incensurato putignanese. Tutti i beni recuperati, già restituiti ai proprietari della masseria, sono catalogati e tutelati dal Ministero dei Beni Culturali.

L'operazione conclusasi oggi segna un duro colpo alla microcriminalità locale che fa dei reati contro il patrimonio un vero e proprio business sulla compravendita di materiale artistico tralasciando il vero valore culturale e storico del territorio.

01 15 opere trafugate

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