Halloween, Ognissanti e Commemorazione defunti: un secondo carnevale mascherato?

11 03halloweenNOCI (Bari) – Halloween, Ognissanti e Commemorazione dei defunti: un secondo carnevale mascherato? Viene facile chiederselo soprattutto all’indomani delle ricorrenze, dopo aver registrato per l’ennesima volta il declino delle tradizioni ed il solo desiderio di vestirsi in maschera. Le festività appena concluse ci hanno fatto annotare qualcosa di sbagliato nella trasmissione delle tradizioni alle nuove generazioni, oltre ad un anticipo importante delle date considerando che “le anime dei defunti” erano in circolo sin da sabato 30 ottobre.

Un modo per perpetuare la memoria, ricordare chi abbiamo amato e non c’è più: dovrebbe servire a questo il culto dei morti ed invece la tradizione importata dagli Stati Uniti sembra aver surclassato le usanze cristiane. Commercializzazione degli eventi? Cosa possiamo fare dunque per ritornare alle origini e vivere i giorni del 31, 1 e 2 novembre secondo usi e costumi tradizionali? Noi intanto proviamo a ricordare le tradizioni di casa nostra.

Passata la notte di Halloween, tradizione importata dagli Stati Uniti e che i giovani amano come un carnevale aggiunto al calendario, l’1 ed il 2 novembre sono riservati alla festa di Ognisanti (nata per ‘regalare’ un onomastico a chi porta un nome che ha un santo dedicato ma non un giorno assegnato sul calendario) e alla commemorazione dei defunti. Il giorno dei defunti è preceduto, dunque, nella tradizione dalla festa religiosa di Ognissanti, istituita da Papa Gregorio II nell’VIII secolo. Un giorno di vacanza: in Italia è festa nazionale in cui scuole, uffici e negozi sono chiusi nonché giorno di onomastico per tutti coloro che portano il nome di un santo non indicato sul calendario. Ma quest’anno  è accaduto di domenica.

Secondo la tradizione, nella notte tra l’1 e il 2 novembre, le anime dei defunti visitano le case dei propri cari portando doni ai bambini. Dolci e giocattoli se sono stati buoni, carbone di zucchero per i più discoli. I regali dei defunti vengono fatti ritrovare sulla tavola della cucina al mattino dopo ma in particolare, dalle nostre parti, è usanza da anni ed anni mandare i bambini  "a caccia di doni" tra le case di paese. 

Il 2 novembre infine è il giorno dedicato alla visita dei cimiteri con l’omaggio ai defunti di fiori variopinti. Per i defunti, comunque, si celebrano messe in suffragio e in casa o nelle chiese, si accendono i lumini votivi. La luce diffusa dalla fiamma simboleggia la fede nell’immortalità dell’anima del defunto e il conforto nel viaggio verso l’aldilà. Ma tutto ciò bambini e giovani nocesi sembrano non sentirlo più, preferendo alla tradizione il gusto del solo travestimento.

 

Notizie da Noci

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