L'informazione a Noci: un primo dibattito con il Clan del Pino

05 20 informare informatiNOCI (Bari) - L'affollato 20 maggio nocese, affollato, si intende, di eventi tutti meritevoli di singolare attenzione ma concomitanti, ha visto tra gli altri un accenno di dibattito sull'informazione locale, organizzato dal Clan del Pino del Gruppo Scout Noci 1. Una tavola rotonda che ha coinvolto le 4 testate giornalistiche nocesi, tra cui Noci24.it, intorno ai risultati di un piccolo sondaggio web e alle criticità sollevate dal campione di 60 intervistati e dei pochi presenti in sala. L'intento di discutere di giornalismo e informazione è stato, comunque, ampiamente apprezzato da tutti, ma c'è ancora molto da dire sulla tematica: da qualche parte si è però cominciato.

 

Si è parlato di apparente uniformità delle testate giornalistiche sulla cronaca degli eventi e sui comunicati stampa, della necessità di fare inchiesta e di poter reperire un'informazione il più possibile imparziale. All'unanimità, quello che i rappresentanti delle testate hanno cercato di far capire alla platea sono state le difficoltà del mestiere, soprattutto sul locale. Francesco Leone, editore del Nocigazzettino, sottolineando l'anima del suo cartaceo teso all'approfondimento utile al cittadino, ha anche raccontato ai presenti delle difficoltà di raccogliere dichiarazioni e informazioni da enti privati, come le banche, che spesso si trincerano nel silenzio. Gianni Tinelli di Legginoci.it ha parlato di ovvie ragioni per cui 4 testate giornalistiche locali parlino degli stessi eventi perché questa è la scena nocese ed è bene che tutti la raccontino, dal proprio punto di vista. La rappresentante per Noci del settimanale Fax, Mariateresa Notarnicola ha aggiunto che le richieste del piccolo campione intervistato, di maggiori inchieste, sono lecite e anzi costruttive per il lavoro del giornalista, ma che espletarle richiede tempo, accesso alle fonti e spalle coperte, perché no, tutti problemi con cui giornalmente noi della stampa ci confrontiamo. 
Senza spalle coperte, ma con la sola forza della convinzione di aver detto il vero, Noci24.it nella persona del direttore responsabile, Beppe Novembre ha raccontato delle querele ricevute dal suo giornale, poi archiviate a sostegno del giusto lavoro della redazione.

Il tema dell'uniformità delle notizie ha occupato gran parte del dibattito, coinvolgendo direttamente la platea con domande e segnalazioni: i numerosi comunicati stampa di cui le redazioni sono subissati, a detta dei 4 rappresentanti presenti, mettono il giornale davanti a interrogativi e difficoltà di cui è giusto informare i lettori. Non pubblicare un comunicato spesso comporta reazioni inappropriate da parte dei mittenti, ad esempio accuse di faziosità o antipatie personali, quando davanti ad un comunicato è premura della redazione vagliarne l'utilità per il lettore e decidere se aggiungerne dettagli, valutazioni o pubblicarlo integralmente, tenendo sempre presente la propria linea editoriale in primis.
Il responsabile di Noci24.it ha portato ad esempio la questione della conferenza stampa indetta dal Comune sulla App per i parcheggi a pagamento, gestiti dalla ditta esterna. Trattandosi di un'iniziativa totalmente a carico del privato gestore, che avrebbe dovuto farsi maggiore pubblicità sicuramente su altri canali, la nostra testata giornalistica ha scelto di non pubblicare il comunicato stampa ufficiale sull' iniziativa comunale.

L'occasione offerta dagli scout per questo incipit di dibattito è stata davvero utile: si tratta certamente della prima iniziativa a Noci sull'informazione locale che, come leggiamo soprattutto sui canali social, è al centro di un dibattito costante e critico a cui è giusto dare delle risposte, qualora la discussione voglia essere costruttiva. Oltre tutto, è fondamentale parlare della qualità della stampa locale e degli aspetti su cui possa migliorarsi data l'utilità del suo servizio ai cittadini: la speranza è quindi di migliorare innanzitutto la raccolta dati sulle opinioni della cittadinanza e, perché no, proseguire e ampliare il dibattito, magari quest'estate, in piazza, con l'aiuto degli stessi ragazzi che fortemente hanno voluto quest'iniziativa.

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